La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      166 LIBRO QUARTOcare assai merci anche sopra i legni da guerra, facendone allargare oltre misura il fondo e i fianchi, aveva scemata la loro agilità, antica dote delle costruzioni genovesi; e siccome ove i meriti vanno scemando, soverchiano i titoli, così ogni più oscuro padron di nave s'intitolava ammiraglio, e alzava lo stendardo di san Giorgio; le quali cose, quantunque di sola apparenza, pure causavano una perniciosa confusione di gradi, e comprimevano l'emulazione. Direbbesi che per soffocarne ogni scintilla si lasciasse da gran tempo vacante l'uffizio di pubblico annalista, deputato a epilogare e leggere in parlamento gli av-Tenimenti più memorabili della nazione. Finalmente le comunità e i vassalli della repubblica, che in luogo di gravezze dirette contribuir dovevano o un corpo di galea, o un dato numero di marinari!1), trasandavano di farlo, e si riputavano quasi per lunga prescrizione esenti. Questi e al-tretali disordini furono al popolo esposti in general parlamento, aggiugnendo che per quanto fossero utili ad alcuni, e cari per ignoranza o per abito a molti, o bisognava curarli, o la repubblica doveva perire. Potevano forse i capitani mettervi mano, tante erano le facoltà loro attribuite; ma amavano meglio che il parlamento ri-novellasse l'antico magistrato della credenza, composto di quindici Savi, il quale stabilisse gli ordini e imponesse i dazii che il pubblico bene richiedeva. Cosi disse lo Spinola. Onde il popolo lieto di esercitare un'autorità quasi deposta, creò
      (1) V. Annot. VII.


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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Giorgio Savi Spinola Annot