La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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tone e Federigo, si propagarono dalla Germania all'Italia, recando seco il costume di denotare le parti opposte col nome delle famiglie dominanti, lnfino allora Ghibellini e Guelfi non significavano altro, che partigiani de'Svevi e fautori de'Sassoni. Pareva dunque che il pieno trionfo di Federigo II, e la morte di Ottone IV avendo troncate le lor differenze, si dovesse pur abolire quella fatai distinzione. Ma intervenne tutto il contrario. Perchè il vincitore essendosi inimicato co' papi, i suoi aderenti ritennero l'antico sopranome, e i seguaci della parte contraria Guelfi si appellarono o per certa abitudine a quel contraposto, o per ripugnanza ad usare in contrasegno di guerre domestiche i nomi di chiesa e papa, che ricordano unione di fratelli e affetto di padre (I)-L'amore de'pontefici e degl'imperadori fece pochi Guelfi e pochi Ghibellini. La maggior parte se ne valsero quasi di velo a ricoprire l'occulte brighe, l'inimicizie delle famiglie, l'insaziabile cupidità de'beni altrui. E a queste private cagioni si mescolarono gli odii de'signori de'feudi co'vicini comuni, le gare scambievoli delle città, e l'intestine discordie prima fra l'una parte di nobili e l'altra, di poi fra i nobili e i popolari, all'ultimo fra i benestanti e l'infima plebe. Genova fu sempre vaga di sopranomi; onde chiamò da principio i suoi faziosi Mascherati e Rampini, indi Ghibellini e Guelfi;e tutta infìn si divise in Bianchi e Neri, sì nobili, come mercanti e artefici. Di maniera che il corpo della Repubblica ebbe sei
(I) Vedi la nota r.
Serra, T. //. 7
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