La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      58 LIBRO QUARTOtregua di fuori lasciava molti cittadini disoccupati, Guglielmo andò procacciandosi amici e fautori nelle diverse parrocchie della città; e in tutte ne acquistò un gran numero fuori che in quella di san Donato, popolarissima di gente minuta, ma fedele e affezionata al governo. Sollecitò parimente gli animi degli abitanti nell'altre terre della Liguria; e Noli, rortovenere e Sestri furon le sole donde non vennero riscontri favorevoli alla sua intenzione. La quale sincera o fallace che fosse, si riduceva a domandare, che siccome i capi del presente governo avevano stabilite di segrete compagnie, l'une corrispondenti coli'altre, fuora di cui non davansi mai magistrati, così le principali famiglie che ingiustamente n'erano escluse, fondassero una società difensiva, nella quale fossero ammessi non che gli ordini tutti della città, i nobili ancora e il popolo di tutto lo stato; società a questo solo fine tendente, di allargare per l'anno prossimo il consiglio e accomunare gli onori. Nel dispor queste cose, Guglielmo non si era occultato dal podestà; o non isperasse deluderlo, o conoscesse la sua inclinazione; il quale reoccupato da sì aperte maniere e non misuran-one il fine, tacque non pure in consiglio la pratica, ma dalla plebe che adoravalo,fu osservato in frequenti colloqui col Mari; nè stette molto Che, adottata qualche giusta cagione, per Lucca se ne partì.
      La voce ad arte diffusa cbe non ritornerebbe, il poco credito de'suoi vicari, la trascuraggine de' rettori, tutto favorì i progressi della nascente società. Donde Guglielmo inanimito prese un giorno died


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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