| La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
           
     
Capo sesto	373
terni esempi. Un commercio attivissimo con la Liguria ne fu il premio: i suoi popoli ne arricchirono tanto, che il giudice di Torres o Logo-doro arse d'invidia, e suscitò il giudice di Cagliari, quel di Gallura, i Pisani stessi. Questa lega potente assalì il principato di Arborea, e miselo a sacco. Barissone cedette alle prime molestie, poscia adunò un esercito, respinse gli aggressori; ma prima di assalirli in casa loro, informò dell'occorso i Genovesi. Giunse l'avviso a un tempo con la deliberazione suddetta; ond'essi il consigliarono di chiedere all' imperadore il titolo di re ai Sardegna, come avevano fatto altri principi per altri paesi, mostrandogli che con questo titolo carissimo a'Sardi, e colle armate Genovesi e' ridurrebbe alla sua ubbidienza gli emuli ingiusti, e non lascerebbe nell'isola altre insegne che quelle di Genova e di Arborea.
 Il principe fu persuaso. Mandò il vescovo di Santa Giusta alla corte imperiale con facoltà di promettere se fosse esaudito, quattromila marche di argento(O. Due oratori della Repubblica Alberico e riccamiglio consoli accompagnarono il Sardo a Parma e quindi a Sarzana. Federigo aveva già rivolte innanzi sue mire così alla Sardegna come alla Corsica (2).E o ignorasse le clientele chei Genovesi e i Pisani tenevano in quelle, o le dissimulasse, avea già loro insinuato di agevolarne
 (1)	Le marche in alcuni annalisti del secolo XII sono agguagliate alle libbre d'argento. Comunemente due marche o marchi che dir si voglia, facevano una libbra di 16 oncie.
 (2)	Gunther. Ligurin., lib. 35.
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