Nuovi ricordi arabici su la di Michele Amari

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      provvedimenti, la pacificazione tra noi e voi dissipi tutti i ran- pag. 38 cori latenti e che si lavino con l'acqua della sinceritą i cuori ulcerati ; in guisa che d' ambo le parti si ritorni allo stato di prima ed estirpato 1' odio da' petti splenda sereno un prossimo avvenire. Il Sommo Iddio favorisce ogni [atto] che conduce al riposo degli uomini ed alla prosperitą de' paesi. Egli abbatte la casa de' malvagi e punisce gli scellerati. Scritto negli ultimi di moharrem dell'anno 923 (22 febbraio 1517). Che il Sommo Iddio ci faccia sentire la prosperitą e la benedizione di esso [mese].
      (Soscritto con Yultima) « Mi affido in Dio e sopra di lui foass£       (<Soprascrģtta) Al gran Cristiano della cittą di Genova, re, scenior (signore) capo, anziano, reggitore e sostegno di essa, Tobian min Kalbu Furkłn (Ottaviano di Campofregoso) Governatore di Genova ed a quanti sotto l'autoritą di lui comandano o ubbidiscono in essa [cittą], ufiziali e notabili, sceikli, conti e onorandi mercatanti che Iddio li meni al suo buon sentiero e loro compartisca tal favore da farli arrivare al soggiorno de' suoi eletti.


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Nuovi ricordi arabici su la storia di Genova
di Michele Amari
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