Nuovi ricordi arabici su la di Michele Amari

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      A scusare i vostri compagni che assalirono Bizerta voi allegate che quando essi pervennero nel canale (*) non conosceano quali fossero i nemici e quali gli amici, nè poteano distinguere la gente preparata e pronta a combattere. Or sappiate che coloro che vi han dato cotesto ragguaglio hanno riferito un fatto lontano dal vero, anzi, per Dio, hanno deviato [volontariamentej dal sentiero della verità. >ag. 3o aveano dunque animo [deliberato] all' assalto quando simessero a tirar sopra la città co' fucili e con le artiglierie? Che più? Scesero nello stagno e su la riva, ordinati (2) a stuolo a stuolo, e fecero prigioni gli inabili al combattimento, come sarebbero le donne e i fanciulli e molto duramente strinsero la città. [I Musulmani] che sopravvennero in aiuto [de' loro eor-religionarii] non fecero che difendere gli aggrediti; il che non era nè misfatto nè eccesso. La verità [di questo fatto] è chiara e nota: e, se noi l'abbiamo ripetuta qui, l'è per farvi comprendere come tutte le cose che vi sono state riferite e che voi
      («) Ilo tradotto così per conghiettura il nome 'Arh (lettere 1S, 10 e 22 dell'alfabeto arabico) 'A rak, 'Ork etc., come che si legga, aggiungendo o mutando vocali, poiché non ne veggo alcuna nel testo. 11 senso del periodo porta a crederla nome topografico o meglio nome generico di luogo; ne sembra altra maniera di sostantivo, poiché non ben reggerebbe in tal supposto alcun de* significati da potersi attribuire a questa voce trilitere, i quali si rannoderebbero più o meno strettamente alla idea d'attrito. Andiamo a tentoni per la nota defi-ficienza de* dizionarii arabi de' tempi di mezzo e perchè non abbiamo recenti opere geografiche su l'Affrica settentrionale scritte in arabico. Nelle antiche non mi è mai occorso cotesto 'Arftetc. Ma nel viaggiodi Shaw (traduzione francese, tomo I, pag. 122 , 173) si il testo e si le carte danno il nome di Wadi-el-Erg all'emissario dello stagno Nadies, cinque miglia a levante della Calle e proprio al confine tra le costiere dell'Algeria e dello Stato di Tunis. Erg rende perfettamente il suono del detto vocabolo in bocca degli abitatori del paese. Non è inverosimile dunque che nell'arabico parlato in quei luoghi, e fors'anco nel berbero, significasse quel che noi chiamiam canale o emissario , come quello appunto sul quale giace Biserta.
      (2) Così la lezione che io preferisco. Quella che sembra più probabile secondo la scrittura significherebbe « vestiti di corazza ».


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Nuovi ricordi arabici su la storia di Genova
di Michele Amari
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