I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      IL PREDOMINIO DI FIRENZE IN TOSCANA
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      Parve ad alcuni che già sin dal 1256 il Comune di Bologna avesse compiuta questa riforma importantissima, la quale i Fiorentini avrebbero solo 33 anni più tardi imitata. Ma è un errore nato dal supporre che 1' abolizione della servitù si compiesse nei Comuni italiani a un tratto, quando invece procedette lentamente e per diversi gradi. Nel contado v' erano non solo i nobiles ed i loro servi, ma anche i fideles, i qnali avevano già una personalità giuridica, ma dipendevano ancora dai nobiles, cui prestavano servigi e pagavano dazi. Più tardi questa condizione dei fideles migliorò ancora, ed essi ottennero terre, in feudo o a livello, dai signori, ai quali rimanevano però legati da patti personali, che li obbligavano a restare in perpetuo sul fondo. E per questa ragione, i signori si credevano sempre, o almeno fingevano credersi, in diritto di vendere il fondo insieme coi fideles, anche quando ciò era divenuto contrario allo spirito della legislazione. Nel 1256 i Bolognesi abolirono la servitù, lasciando i contadini sempre dipendenti dal padrone, cioè nella condizione più o meno di fideles, condizione che nell'83 migliorarono ancora, ma non abrogarono del tutto. Invece già prima del 1289 nel contado fiorentino non v' erano più servi, e i fideles erano giuridicamente da più tempo divenuti quasi indipendenti dai padroni, sebbene questi, abusando di patti puramente personali, li obbligassero spesso a risiedere sul fondo, e presumessero di poterlo vendere, anzi lo vendessero non di rado insieme con essi. Questi sono gli abusi che i Fiorentini condannarono e soppressero nel 1289, come contrari alla libertà, la qual è « di diritto naturale », e perciò inalienabile. La nuova legge dichiarava inoltre che, in conseguenza di ciò, tutte queste vendite erano abusive e però di nessun valore nei loro effetti : sciogliendo ed annullando ogni patto illegale, garantiva finalmente al contadino la sua piena ed intera libertà. Aggiungeva anzi, che d'ora in poi esso poteva (ancora senza che la vendita del fondo avesse luogo) sciogliersi, mediante denaro, dai patti personali con cui s'era legato al padrone. Cosi è che la legge del 1289 non


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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