I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      CAPITOLO QUINTOminciato dai Pisani, era finito con loro danno, ed aveva lasciato in essi un grande desiderio di vendetta. Né le occasioni mancavano. Mentre che i Veneziani dominavano quali padroni assoluti nell' Adriatico, i Genovesi ed i Pisani, che erano a poca distanza sul Mediterraneo, s'incontravano ogni giorno, perché facevano i medesimi commerci, e possedevano terre nelle medesime isole di Corsica e di Sardegna. Tutto ciò era cagione di continue discordie. Inoltre la Lega guelfa, diretta specialmente contro i Pisani, dava a Genova occasioni continue d'iniziare la guerra, alla quale i Fiorentini l'istigavano con tutte le arti della loro politica. Tale e tanto era poi l'odio fra loro, che furono i Pisani stessi quelli che primi si lasciarono indurre a provocarla. Li moveva un' ardente brama di tornare alle armi, sempre riaccesa dalle ambizioni dei nobili, che speravano cosi di farsi strada al potere, ed erano anch' essi stimolati, incoraggiati da Firenze.
      Comandava in Corsica un tale Sinucello, che aveva titolo di Giudice di Cinarca. Costui, allevato in Pisa, era stato da essa aiutato a riprendere ed accrescere nell' isola i possessi della sua famiglia. Dominando come protetto e dipendente da Pisa, s'era poi sottomesso invece con giuramento di fedeltà, a Genova, che teneva un'altra parte dell'isola. E più tardi, commettendo ogni sorta di crudeltà e di prepotenze, era tornato nemico dei Genovesi, le cui città nell' isola aveva devastate. Rifuggitosi a Pisa, questa se ne dichiarava protettrice come di suo antico vassallo, senza fare alcun conto né dei posteriori trattati, con cui esso aveva giurato fedeltà a Genova, né delle crudeltà commesse. Voleva rimetterlo colla forza in Corsica, ma i Genovesi volevano invece tenerlo lontano, e fu questa un' occasione alla guerra. Egli venne ricondotto nell' isola con 120 cavalli e 200 fanti, coi quali riprese le sue terre; e da quel momento (1282) le navi genovesi e pisane s'andarono cercando sul Mediterraneo, per combattersi. Ed infatti dalla fine dell'anno 1282 all'agosto del 1283 fu una serie continua di sanguinose scaramucce, che più d'una volta presero le proporzioni


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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