I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      15G CAP. QUARTO — I PARTITI, IL PRIMO POPOLOparecchi la sepoltura ». E poi a significare che bisognava farla finita, aggiunse le memorabili parole: « Cosa fatta, capo ha ». E si venne al sangue.
      Il giorno di Pasqua, del 1215, Buondelmonte Buondelmonti, che era bellissimo giovane, venendo d' Oltrarno, sopra un bianco cavallo, elegantemente vestito, con una ghirlanda in testa, passò il Ponte Vecchio, e appena che giunse ivi ai piedi della statua di Marte, fu aggredito. Schiatta degli Uberti, con un colpo di mazza lo gettò a terra, gli altri congiurati gii corsero subito addosso, e con un coltello gli segarono le vene. Allora il cadavere fu messo nella bara, e con la sposa che gli teneva il capo, vennero portati in giro per la Città, ad eccitare nuovi odi, nuove vendette.1 E cosi ebbe origine una serie di guerre intestine, con le quali molti cronisti fanno cominciare in Firenze la divisione dei Guelfi e dei Ghibellini. Ma nessuno storico moderno vorrà dare cosi grande importanza ad un fatto d'indole privata, e credere che la mancata promessa alla giovane Amidei, fosse la vera causa di due partiti, i quali già dal 1177 noi abbiamo visto insanguinare più volte la Città. Lo stesso Villani, che pure al fatto del Buondelmonti attribuisce l'origine dei Guelfi e dei Ghibellini, aggiunge : « Con tuttoché dinanzi assai erano le sette tra nobili cittadini e le dette parti, per cagione delle brighe e questioni « dalla Chiesa allo 'mperio ».2 Il fatto del Buondelmonti venne di certo, con gli odi privati, ad infiammare sempre più le passioni politiche di due partiti, che già esistevano, ma che a tempo di Federico II acquistarono una importanza politica assai più generale, connettendosi con tutta quanta la storia d'Italia, e solo allora presero in Firenze il nome tedesco di Guelfi e di Ghibellini. Ed è da notarsi, che appunto nel luglio del 1215, Federico II entrò solennemente
      1 I particolari del fatto sono narrati diversamente dal Villani (V. 38), dal pseudo Brunetto Latini {ad annum) e da Dino Compagni in principio della sua Cronica. La sostanza però è la stessa, e noi ci siamo attenuti sopra tutto ai due primi, clie ne parlano più a lungo e con pili precisione.
      2 Villani, V, 38.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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