I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      LE ORIGINI DI FIRENZE
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      la città di Troia. 1 Qui la leggenda corre di nuovo rapida ffno alla guerra di Troia, alla fuga d'Enea, alla fondazione di Roma, di cui Firenze è la figlia prediletta. Si procede quindi assai più lentamente a parlare di Catilina, e su di «sso (tanti sono i particolari che di lui si narrano) deve esserci stata una speciale leggenda, la quale o venne più tardi a congiungersi con le altre, che formarono la cosi detta Chronica de origine Civitatis, o più probabilmente si svolse prima da questa, e vi fu poi ricongiunta nelle compilazioni posteriori.
      Dopo aver cospirato contro Roma, egli venne a Fiesole, dove i Romani lo inseguirono e lo combatterono, sotto il comando dei consoli Metello e Fiorino, il secondo dei quali mori in battaglia, ed il loro esercito fu pienamente disfatto presso l'Arno. A vendicarli però venne Giulio Cesare, il quale pose l'assedio a Fiesole, la distrusse, e poi sul luogo stesso dove era stato ucciso Fiorino, fu edificata una città nuova, che da lui prese il nome di Fiorenza. Catilina fuggi verso l'Appennino pistoiese ; colà fu inseguito e disfatto. La mortalità fu tale e tanta, che ne scoppiò una peste, da cui venne il nome a Pistoia.2 Il nome delle città toscane è dalla leggenda spiegato sempre collo stesso me-
      1 Servio, nel suo eomentario sull'Eneide (lib. III, v. 104), scrive: « Dardanus Iovis filius et Electrse, profectus de Corytho (Cortona), civitate Tu-sciae, primus venit ad Troyam ». Più oltre (com. al lib. III, 187) dice che « Dardanus et Iasius fratres... cum ex Etruria proposuissent sedes exteras petere ecc. ». E nel fare la genealogia d'Enea, incomincia: « Ex Electra Ata-lantis filia et love Dardanus nascitur ». Di qui deve in parte essersi ispirata la leggenda, secondo la quale però Elettra è moglie di Atalante, non di Giove, che invece ne è padre. V. Hartwig, I, xxi.
      2 Anche Brunetto Latini, nel primo libro del Tesoro, pose in relazione la leggenda di Catilina con le origini di Firenze, e ricordò la grande uccisione, seguita nella battaglia, in cui questi fu disfatto, come pure la peste che ne venne. « E per quella grande peste di quella grande uccisione, fu « appellata la città di Pistoia ». Lib. I, cap. 37, nel volgarizzamento di Bono Giamboni. Le fonti principali delle notizie storiche nel Tesoro, sono Ditti eretense e il De excidio Troie, che veniva attribuito a Darete frigio. Questo secondo libro è di certo anche una delle fonti della nostra leggenda. Vedi Thor Sundy, Della vita e delle opere di Brunetto Latini, trad. del prof. R. .Renier, con molte aggiunte : Firenze, Successori Le Monnier, 1884.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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