I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      INTRODUZIONEla via del riscatto al popolo oppresso. Tutto ciò, per altro, non era anche visibile sotto Carlo Magno; egli ordinò il feudalismo, tenne unito e fiorente l'Impero, che poco dopo la sua morte (814) si sciolse in vari regni.
      In Italia il dominio dei Franchi durò sino alla morte di Carlo il Grosso, seguita nell'888. E durante questo dominio di 115 anni, la rivoluzione da noi accennata segui costantemente il suo cammino. Crescevano per tutto i benefizi o feudi, e crescevano del pari, d'anno in anno, le esenzioni. Si concedevano ai vescovi più che agli altri, perché i benefizi dati ai laici, si trasmettevano agli eredi, e cosi li rendevano troppo potenti. Di tutto ciò, insieme coi vescovi, profittavano le città in cui essi abitavano. Dapprima vi dominava solo il conte, meno che nella parte (li patrimonio regio, la quale era detta gastaìdiale, perché vi comandava il gastaldo ; poi aumentò la potenza del vescovo, ed allora un' altra parte fu esentata, e divenne vescovile. A poco a poco questa parte s'estese a quasi tutta la città: molte di esse si trovano infatti comandate dal solo vescovo. Cosi s'indeboliva la fibra, e, quasi direi, si smagliava la società barbarica, con un metodo utile a tenerla soggetta all' autorità suprema del re, se non vi fosse stato un popolo, che si credeva morto, ma che pure era vivo e vicino a sollevarsi contro i nobili, i re, gl' imperatori, contro i vescovi e contro i papi.
      Due rivoluzioni, adunque, hanno luogo successivamente ili favore della libertà, cominciate ambedue sotto i Carolingi, e continuate sotto i loro successori. La prima indebolisce e snerva la società barbarica, che in Italia trova un terreno poco adatto a fecondarla; la seconda apparecchia il sorgere dei Comuni. Colla morte di Carlo il Grosso cessa il regno dei Franchi e cessano finalmente le invasioni dei barbari. I popoli germanici s'erano fermati sulla terra italiana, e cominciavano ad incivilirsi. L'Italia però doveva ancora traversare una serie di rivoluzioni e d'anni tristissimi. Nello sciogliersi dell' Impero franco, s' erano visti conti e soprattutto i marchesi, i quali ultimi, riunendo


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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