I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      INTRODUZIONEriusci qualche volta a respingerli? Vinto, domato, calpestato, si può supporre clie fosse per tutto ugualmente distrutto, scomparso per fino dalla memoria dei Latini, in modo da doverlo supporre, quando torniamo a vederlo, risorto per opera dei popoli germanici, o sia di popoli che non avevano conosciuto le città prima di venire fra noi ? Non cominciarono le città greche del mezzogiorno d'Italia a risorgere fin dal vii e vili secolo, al tempo cioè dei Longobardi, e certamente non per opera di tradizioni germaniche? Non sorse nello stesso tempo il Comune romano ? E se gli antichi municipi, caduti sotto i Longobardi, e quindi più crudelmente oppressi, aspettarono ancora quasi quattro secoli, non seguirono allora anch' essi l'esempio delle città sorelle? Che significa la tradizione tanto diffusa, che solo nella greca Amalfi, esempio d'indipendenza e libertà alle altre repubbliche, Pisa potè trovare e prendere colla forza il volume delle Pandette romane, che conservò come il suo più prezioso tesoro? Tutta la storia posteriore del Comune non è forse una lotta continua della risorta gente latina contro gli eredi della gente germanica? Che se la civiltà latina era stata totalmente distrutta, strano davvero sarebbe che i morti si levassero poi a combattere ed a battere i vivi. A noi dunque par chiaro che i Longobardi nulla lasciarono per legge ai vinti, ma che pur non poterono realmente toglier loro ogni cosa; molto tollerarono o non videro, e la tradizione, la consuetudine, la persistenza della razza mantennero vivi gli avanzi della civiltà latina. Cosi solo si riesce a spiegar come, dopo una lunga e dura espressione, la quale sembrava avere distrutto ogni cosa, non appena che incominciò a seguire qualche strappo in quella forte catena di barbari, che stringeva cosi crudelmente le popolazioni italiane, subito risorsero le istituzioni latine, e riguadagnarono il terreno perduto.
      La società barbarica aveva non solo una forma, ma anche un'indole essenzialmente diversa dalla latina. Quello che s'è chiamato individualismo germanico, a differenza della sociabilità latina, era il suo carattere predominante.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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