Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      la canzone di claudio tolomei.
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      Et indurato il petto, C' ha serrato la via d'ogni mercede, E mosso ad ira Cesare e Clemente, E '1 sommo Dio rivolt'ha gli occhi altrove, E le hanno eletto a così degne pruove. Le parti prima a suscitar per tuttoCominciò questa d'ogni inganno piena, Nè mai di Cesar sentir volse il nome; Anzi P have in palese a tal ridutto1 Che manco vile il fango era e la rena; Benché si comportava Dio '1 sa come. E con quest' arti dome, E col tempo, mie figlie ha fatte molle: Ben lo sa Arezzo, e sai Pisa e Pistoia, E ancor molt'altre, che con ferro e fuoco Se stesse a poco a poco Han consumato, e, aimèl. quante volte, Per ingrassare questa ingorda troia, C' ha pien già il mondo dal principio al fine Di soddome, d'usure e di rapine. Dell'error mio, signor, m' accorsi tosto Che prive d' ornamento l'altre mie Figliuole vidi, e dei belli e dei fini; Chè monili e corone di gran costo Tolto have loro, e piene le man rie * Tenea di graffi, rastrelli ed uncini; E i miseri vicini,
      Che con amor se l'avean posta in mezzo, Cominciò a malmenar com' or si vede, E l'Amo lo può dir di sopra e sotto. Ingrata, che condottoHa il popol mio peggio che ignudo al rezzo. Io '1 pur dirò, nemica d'ogni fede, Ministra di veleni e tradimenti, Dio ti distrugga fin da' fondamenti !
      1 II MS. ha ridotto; anche qui la correzione vien da se stessa alla penna.
      > Ifi lezione triste del MS. è ancor qui rigettata dalla rima.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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