Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      tori furon questi: messer Matteo Niccolini, messer Francesco Guicciardini, Agostino Dini, Ruberto Pucci, Iacopo Gianfi-gliazzi, Ruberto Acciaiuoli, Bartolommeo Valori, Giovanfran-cesco Ridolfi, Matteo Strozzi, Francesco Vettori, Palla Rucel-lai e Giuliano Capponi ; a' quali s'aggiunse per cagione dell' esser egli gonfaloniere, Giovanfrancesco de' Nobili. I Signori i quali sedevano per marzo e aprile con esso lui, i quali furono gli ultimi Signori della cittā di Firenze, erano : Luigi di Piero Guicciardini e Buongianni Antinori, per Santo Spirito; Iacopo di Berlinghieri Berlinghieri e Antonio di Bettino da Ricasoli, per Santa Croce: Guasparri d'Antonio dal Borgo e Domenico di Soldo del Cegia, per Santa Maria Novella; Giuliano di messer Bartolommeo Scala e Raffaello d'Alessandro Pucci, per San Giovanni; e il lor notaio fu ser Giovambatista di Michelagnolo Vivaldi.
      LXV. I tredici riformatori ragunatisi agli venzette d'aprile nella camera del gonfaloniere, fecero per partito, secondochč era la volontā e l'ordine di papa Clemente, che fornita quella Signoria che sedeva, cotal magistrato, dopo eh' egli era durato dugencinquant' anni, insieme col gonfalonieratico s'intendesse in tutto e per tutto esser vacato e spento, nč mai pių per r innanzi si dovessono e potessono rifare nč Signori nč Gonfalonieri; e per creare e dar forma al nuovo stato, arrosero alla Balia ottantaquattro cittadini, e ordinarono, che da tutti insieme levato il nome di Balia, s'avesserō a chiamare, non ostante che fossero pių, il consiglio de'Dugento. Elessero un consiglio, ovvero senato di quarantotto cittadini scelti, i quali si chiamassero gli Ottimati. Dichiararono il duca Alessandro capo e principe di tutto lo Stato e governo, con titolo di doge della Repubblica fiorentina, durante la vita sua, e dopo lui i suoi ligittimi figliuoli e successori in perpetuo, dovendo sempre aver luogo il privilegio della primogenitura, e non avendo figliuoli legittimi, il pių propinquo della casa in infinito, non derogando per questo alla provvisione delli diciassette di febbraio. Levarono la distinzione dell' arti maggiori e minori, e la precedenza d'esse nel sedere ne' magistrati, mescolando e confondendo la maggiore colla minore, e facendo di amendue un corpo e un membro solo, di maniera


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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Matteo Niccolini Francesco Guicciardini Agostino Dini Ruberto Pucci Iacopo Gianfi-gliazzi Ruberto Acciaiuoli Bartolommeo Valori Giovanfran-cesco Ridolfi Matteo Strozzi Francesco Vettori Palla Rucel-lai Giuliano Capponi Giovanfrancesco Nobili Firenze Luigi Piero Guicciardini Buongianni Antinori Santo Spirito Iacopo Berlinghieri Berlinghieri Antonio Bettino Ricasoli Santa Croce Guasparri Antonio Borgo Domenico Soldo Cegia Santa Maria Novella Giuliano Bartolommeo Scala Raffaello Alessandro Pucci San Giovanni Giovambatista Michelagnolo Vivaldi Clemente Signoria Gonfalonieri Balia Balia Dugento Ottimati Alessandro Stato Repubblica