Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

Pagina (412/465)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      [1530-1531]libro dodicesimo.
      411
      a incrudelire, ma l'insegavano, parte per desiderio di vendicarsi, parte per rendersi più sicuri. E messer Niccolò di Giovanfrancesco de' Nobili, dottore nella scienza delle leggi riputatissimo e adoperato molto, ma nell' altre cose non men vano e arrogante, che scipito e di nessun giudicio, compose e mandò a Clemente alcuni sonetti, confortandolo e pregandolo a gastigare degli altri, e nettare la città dai Piagnoni, nemici del ben pubblico e suoi ; ma con parole tanto laide e plebee, e concetti così golfi e ferigni, ch'io mi son vergognato a scrivergli in questo luogo, come aveva pensato di dover fare. Puossi ancora considerare, che i confinanti, avvertiti per ordine del papa, ebbero avvertenza di non confinare fuora del territorio alcuna di quelle persone, le quali o per nobiltà o per ricchezza o per altra qualità rispondessero sopra l'altre, come si può conoscere in Alfonso Strozzi, ne' due Tommasi Soderini, in Federigo Gondi, in Vincenzio Taddei, in Iacopo Nardi, in. messer Donato Giannotti e in alcuni altri; benché il papa non fu pienamente in questo ubbidito, avendo i cittadini maggior riguardo alla rabbia e sicurtà loro, che alla considerazione e voglia del papa : del che egli prese sdegno non piccolo ; perciocché egli voleva che si credesse da'forestieri, la guerra essere stata non tra lui e la città, ma tra i nobili e la plebe, intendendo per plebe tutti coloro i quali, ancoraché nobilissimi, opposti se gli erano.
      XXVI. È ancora da sapere, che i confinati sperando se non iscioccamente, certo vanamente di dover essi rimessi, osservarono con incredibile disagio e spesa e pazienza i confini : ma fornito il tempo, furono riconfinati tutti, e quasi tutti in luoghi più strani e più disagiosi che prima ; per lo che da pochissimi in fuora, rotti i confini, caddero nelle pene, e alla fine diventarono ribelli : al che fare furono non meno sforzati che invitati : la qual cosa si farà più chiara, dovendoli io scriver qui da piè, secondoehè gli ho cavati da scritture private, non avendo avuto le pubbliche. Alessandro Scarlattini a Castelfranco di sotto ; Alessandro da Diacceto a Santa Fiore in quel di Roma ; Alessandro Barducci a Ricanati ; Andrea Soderini fuor d'Italia ; Andrea Marzuppini a Castelfocognano ; Andreuolo Niccolini a Civitella ; Antonio Guidotti raffermo


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

Pagina (412/465)






Niccolò Giovanfrancesco Nobili Clemente Piagnoni Alfonso Strozzi Tommasi Soderini Federigo Gondi Vincenzio Taddei Iacopo Nardi Donato Giannotti Scarlattini Castelfranco Alessandro Diacceto Santa Fiore Roma Alessandro Barducci Ricanati Andrea Soderini Italia Andrea Marzuppini Castelfocognano Andreuolo Niccolini Civitella Antonio Guidotti Alessandro