Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      [1530-1531] libro dodicesimo. 397
      veduto, ed ebbe gran servitù con madama madre del re e colla regina di Navara, donna di singolarissima virtù. Spogliò Firenze di quante sculture, pitture, medaglie e altri ornamenti antichi eh' egli in qualunque modo avere potette, e le mandò al re Francesco, il quale, come di tutte l'altre virtù e gentilezze, se ne dilettava maravigliosamente: trovossi anch' egli una mattina morto nella prigione, dubitandosi che non dovesse esser chiesto di Francia. L'occasione del suo confino, e forse morte, fu per l'avere egli fatto levare alcune statue di marmo dell'orto de'Rucellai; la cagione, perchè egli era nimico alla scoperta de'Medici, e aveva saputo la congiura di Zanobi Buondelmonti e di Luigi Alamanni, quando vollero dopo la morte di Leone ammazzare monsignore messere Giulio cardinal de' Medici, che fu poi papa Clemente, come nel primo libro si raccontò.1
      XVI. Messer Salvestro Aldobrandini seguitava d'esercitare nello Stato nuovo il suo ufizio vecchio, ma per odio particolare di Palla Rucellai e di Giovanni Corsi fu preso e confinato per tre anni a Faenza, con condizione che dovesse dar mallevadore per dumila ducati d'osservare il confino; e Baccio Valori, non ostante il sonetto fattogli contra, gli campò, favorendolo ancora la duchessina, la vita, e sempre che fu grande, perchè messer Salvestro era povero e carico di famiglia, l'intertenne e aiutò, non solo come uomo compassionevole, ma come vero amico. E di vero Baccio era , se non più pietoso, men crudele degli altri Palleschi, e fece a chi per [amicizia e a chi per danari (perchè aveva poco, e voleva spendere assai) dimolti e rilevati servigi; e ne poteva fare, perchè in quel tempo era come padrone di Firenze , e i primi cittadini gli facevano codazzo dietro, accompagnandolo e riaccompagnandolo dalla casa, alla casa de' Medici, * dove egli s'era, o per usar maggior modestia, o per dare minor sospetto, ritirato , ancoraché la Balia si ragunasse a far le pratiche nel palazzo de' Signori : e così stette infino a tanto che il papa,
      1 Vedi alla fino del primo Libro di qneste Storie que' lunghi passi aggiunti, cavali dagli Sbozzi Magliabechiani.
      * Segno la edizione di Leida e il Ms. P. Le altre stampe hanno accompagnandolo dalla casa e alla casa de' Medici.
      VARCHI. — 2. 3-1


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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