Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      [1530]libro undecimo.
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      segni, Giuliano di Benedetto Bati, Girolamo di Francesco da Sommaia, Luigi di Lionardo dal Borgo, Niccolò di Stefano Fabbrini, Giovanni d'Iacopo del Caccia e Luigi di Barone Cap-pegli; e crearono i nuovi, i quali furono: Iacopo di Pandolfo Corbinegli, ser Lorenzo di Donato Acciaiuoli, Maso di Bernardo de'Nerli, Raffaello di Matteo Fedini, Francesco Antonio di Francesco Nori, Domenico di Braccio Martegli, Donato di messer Antonio Cocchi e Guido d'Iacopo del Cittadino.
      CXXXVII. Il dì medesimo mandò il signor Malatesta in suo nome proprio per quattro de' suoi trombetti, due bandi; l'uno, che tutti i soldati di fuora di qualunque nazione o grado, innanzichè sonassino le ventun'ora, dovessino essere usciti della città di Firenze sotto pena d'essere svaligiati, e che nessuno dopo tal ora, fusse chi si volesse, o soldato o cittadino, ardisse senza sua espressa licenza andare nel campo imperiale a pena delle forche; l'altro fu, che nessuno qualunque egli si fosse, dopo la prima ora di notte avesse ardire d'andare per Firenze, sotto pena di poter essere ammazzato, senza pena alcuna dell' ucciditore. Tra questo la Balia creò i Signori nuovi per settembre e per ottobre, i quali furono: Donato di Vincenzio Ridolfi e Lorenzo di Matteo Canigiani, per Santo Spirito; Francesco Bonsi e Raffaello di Miniato Miniati, per Santa Croce; Giovanfrancesco d'Antonio de'Nobili e Lorenzo d'Antonio Cambi, per Santa Maria Novella; Andrea di Paolo Carnesecchi e Filippo di Niccolò Valori, per San Giovanni; e Giovanni di Bardo Corsi gonfaloniere; il lor notaio fu ser Gherardo di Priore Gherardini.
      CXXXVIII. E qui colla fine dell'assedio, e col principio del nuovo stato, terminerò il presente undicesimo libro, per cominciare (poiché Dio ne concede ancor vita) il dodicesimo, posto che aremo, per osservare la promessione nostra, alcuna di quelle scritture delle quali si ragionò poco fa.
      Copia de' capitoli portati a Roma dal signor Galeazzo Baglioni per conto del signor Malatesta Baglioni, da esser confermati dalla Santità di nostro signore papa Clemente VII.
      I. In prima, che tutte e ciascuna capitolazione fatta delle cose di Perugia sieno, e in virtù della presente s'intendano,
      vabcui.—2. 32


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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Giuliano Benedetto Bati Girolamo Francesco Sommaia Luigi Lionardo Borgo Niccolò Stefano Fabbrini Giovanni Iacopo Caccia Luigi Barone Cap-pegli Iacopo Pandolfo Corbinegli Lorenzo Donato Acciaiuoli Maso Bernardo Nerli Raffaello Matteo Fedini Francesco Antonio Francesco Nori Domenico Braccio Martegli Donato Antonio Cocchi Guido Iacopo Cittadino Malatesta Firenze Firenze Balia Donato Vincenzio Ridolfi Lorenzo Matteo Canigiani Santo Spirito Francesco Bonsi Raffaello Miniato Miniati Santa Croce Giovanfrancesco Antonio Nobili Lorenzo Antonio Cambi Santa Maria Novella Andrea Paolo Carnesecchi Filippo Niccolò Valori San Giovanni Giovanni Bardo Corsi Gherardo Priore Gherardini Dio Roma Galeazzo Baglioni Malatesta Baglioni Santità Clemente VII Perugia