Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      356 STORIA FIORENTINA. [1530]essa città, agli sei del presente si mandarono due nostri uomini al prefato signore per intendere tal animo e volontà, al ritorno de' quali, come vostre Signorie sanno, s'è intesa la mente della Maestà Cesarea e di sua Signoria illustrissima essere, che la città sia preservata salva e in libertà, e venire a ragionevoli accordi per soddisfare all' una e all' altra parte. Ma vostre Signorie volendo l'intera soddisfazione secondo gli animi suoi, il che non pare che sia ragionevole, trovandosi l'inimico a noi superiore, perciò non voglion seguire il detto accordo, anzi di nuovo ci hanno ricercato del combattere; che come per altre nostre abbiamo detto e replicalo, dal detto combattere ne nascerebbe la manifesta rovina di questa città, che per tal cagione avemo sempre ricusato quello che da vostre Signorie1 in tale oppenione pur perseverano; noi come quelli che già tanti mesi avemo difensata questa città dalle nemiche forze, e per tale difemione ci siamo venuti, nè potendo levare dall' impresse menti di vostre Signorie colle tante così evidenti ragioni, che combattendo seguirà la manifesta rovina della città: sopra la quale impressione più volte a bocca et in scriptis a nostra soddisfazione e per il nostro onore ci siamo discolpati appresso Dio, alle vostre Signorie e a tutto il mondo, e apertamente detto, che dando effetto al combattere, vostre Signorie saranno cagione della rovina sopraddetta e particolarmente sua. E vedendo che le nostre tante ragioni non ponno nulla appresso vostre Signorie; per soddisfare adunque interamente al nostro onore e animi, acciò si possa in ogni tempo e a qualsivoglia principe e uomini di guerra mostrare i nostri pareri e volontà, nelle presenti protestiamo a vostre Signorie, che perseverando in tale ostinata oppenione, per la quale si causerà la rovina della città, che siccome noi non avemo mai voluto concorrere nell3 opinione di vostre Signorie nel detto combattere, così ancora non vo-lemo presenzialmente ritrovarne in quella; parendone più soddisfazione appresso a Dio ed al nostro onore, e così portare il debito del detto onore; per tanto le notifichiamo, che saremo costretti (perseverando in tal detto volere) pigliare alle per-
      4 Cosi gli stampati e i MSS. d' accordo : ma forse ò da leggere, che vostre Signorie.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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