Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      storia fiorentina. ,
      [1530Jmento militare che il Ferruccio usò contra le genti imperiali ; e questo fu, che dovendo le genti di fuori scender giù nel fosso e poi salire per giugnere alla batteria, egli fece gettar loro addosso dimolte botti piene di sassi, le quali cadendo giù nel fosso con grandissima furia, e spezzandosi e nello spezzarsi uscendone con gran forza dimolti di que' sassi che gli erano dentro, messero in disordine e sbaragliarono i nimici e ne ferirono ed uccisero assai ; di maniera che il Marchese e Fabbrizio veggendo i loro soldati esser malmenati e non poter per lo disavvantaggio del sito, e per la gagliarda resistenza che que'di dentro facevano loro, acquistar cosa alcuna, disperati ornai di poter più pigliar Volterra, si ritirarono a i loro alloggiamenti, e la notte medesima si partirono da Volterra con tutte le loro genti, con perdita di molti di loro, e con acquisto di vergogna non piccola.
      XCVI. Partiti i nimici, il Ferruccio per riconoscere Mor-gante da Castiglione, il quale nella prima batteria s'era portato valorosamente, gli détte la compagnia ch'era stata del capitano Francesco dalla Brocca Còrso, e quella del capitano Balordo dal Borgo diede per la medesima cagione a Pasquino da San Benedetto, romagnuolo ; e trovandosi debitore de' suoi soldati di due paghe, le quali egli aveva loro promesse quando egli fece l'accordo co' Volterrani per non dar loro la città a sacco, siccome egli aveva promesso di dover fare, e non avendo danari, tolse tutti gli ori e gli argenti delle chiese e degli altri luoghi pii, e tutto l'oro e l'argento che i Volterrani avevano privatamente nelle loro case, e che egli avevano sgomberati ne' monasteri, e gli fece mettere in zecca, e battere col segno della Signoria di Firenze doppioni, fiorini d'oro e monete d'argento di soldi venti l'una; e non bastando dette orerie e argenterie per fornire di pagare i soldati, tolse tutti i migliori drappi e panni cosi lini come lani, i quali i Volterrani avevano messi ne' luoghi di sopra detti, e gli fece vendere all'incanto per quel prezzo ch'egli ne potè avere: ed in questa maniera osservò la fede a i suoi soldati di dar loro le paghe ch'egli aveva promesse loro; dei quali, quegli ch'erano morti nelle fazioni, fece sotterrare, e quegli eh' erano fediti, fece medicare con grandissima diligenza.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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