Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      fi 530]libro undecimo.
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      mettere in acqua a Porto Venere, e a dì diciotto d'aprile arrivò alla spiaggia di Bibbona, e furono due cannoni, i quali buttavano settanta libbre di palla per ciascuno, due colubrine, un mezzo cannone e un sagro, con trecentoventi palle di ferro. Taddeo Guiducci, avendo inteso l'arrivo di quest'artiglieria a Bibbona, mandò subitamente là marraiuoli, bufoli, ingegneri e altre cose necessarie per condurla a Volterra, laddove ella arrivò in pochi giorni, e fu da' Volterrani ricevuta con grandissima festa e allegrezza, ancoraché in quel giorno quelli della fortezza tirassero assai colpi d'artiglieria alla torre del Capitano, ma non fecero molto danno: e avendo inteso per un fante mandato da' Volterrani a Colle con lettere, il quale era stato preso e menato in cittadella, che in Volterra erano arrivate l'artiglierie di sopra dette, attendevano a far ripari dentro alla fortezza, e non uscivano più fuori di quella a scaramucciare co' Volterrani; ma mandarono subitamente a Firenze a farlo intendere a' Dieci della guerra e a chiedere loro aiuto; a'quali parve la cosa d'importanza, perciocché se la fortezza di Volterra si perdeva, rimaneva Pisa in grandissimo pericolo; conciossiacosaché ella sarebbe stata accerchiata da tutte le parti, da quella d'Empoli in fuora, da'nemici, essendosi perduto tutto il resto del dominio fiorentino.
      LXXXVI. Deliberarono per tanto di mandare a soccorrer la fortezza di Volterra Francesco Ferrucci commessario d'Empoli, il quale, come di sopra si è detto, aveva difeso quella terra valorosissimamente, e fatto con suo onore molte fazioni colle genti del papa e dell'imperadore; la qualcosa acciocché egli potesse più comodamente fare, gli mandarono di Firenze cinque compagnie di soldati con Andrea Giugni, il quale avevano eletto commessario in Empoli in luogo del Ferruccio : ed erano i capitani delle cinque compagnie sopraddette, Niccolò da Sassoferrato, Niccolò Strozzi, il Balordo, lo Sprone e Giovanni Scuccola, tutti e tre dal Borgo a San Sepolcro. Partirono dunque queste genti di Firenze a mezza notte, e uscirono per la porta a San Pier Gattolini, e si volsero alla prima strada che è a man dritta e va su per lo colle delle Campora e di Colombaia, dove riscontrarono le sentinelle de'


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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