Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

Pagina (296/465)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      [1530] libro undecwo. 295
      tiamo la vostra devozione, che voglia star ferma in questo proposito,, e rendersi certi di dovere ottenere da noi tutto quello che merita la vostra grandissima devozione e osservanza verso di noi.
      Dato in Bologna sotto l'anello del Pescatore a dì 26 di marzo 4530, f anno-settimo del nostro pontificato.
      LXXXIII. In questo mezzo, i Volterrani eh' erano alla guardia de'bastioni, i quali noi dicemmo di sopra ch' erano fatti intorno alla cittadella, attendevano giorno e notte a ingiuriare con brutte parole e disoneste Bartolo Tedaldi e Niccolò de' Nobili, e quei soldati eh' erano con loro in cittadella, da i quali era loro non meno disonestamente risposto, che essi avessero con parole ingiuriato altri ; e fecesi nella città e fuori tra l'una e l'altra parte qualche scaramuccia con poco danno di ciascuna delle parti. Trasse ancora quasi ogni giorno e ogni notte la fortezza nella città dimolti tiri d'artiglieria, i quali fecero poco danno, perciocché nella fortezza non era altra artiglieria che un quarto cannone e certi Sagri, ed altri pezzi piccoli; conciossiacosaché tutta l'artiglieria buona e d'importanza eh' era in quella fortezza, n' era stata cavata per la guerra che al tempo di papa Lione s'era fatta a Urbino, nè mai gli era stata rimessa; di maniera che a' Volterrani feciono più danno i sassi che con i mortai erano tratti da i soldati della fortezza nella città, i quali danneggiavano assai le case de' Volterrani, che non fecero l'artiglierie. Ma cominciandosi nella cittadella a patire di vettovaglie (perciocché, quando Volterra si ribellò, gli si rifuggirono molte bocche disutili di Fiorentini e altri i quali erano prima nella città, di maniera che nella fortezza erano in tutto circa cinquecento persone, delle quali non ve n' erano più che cento trenta in circa atte a combattere, perciocché la maggior parte de' soldati che noi dicemmo che s'erano ritirati in cittadella, se n' erano, per non patir disagio e correr pericolo, usciti; secondo il costume corrotto e non mai a bastanza biasimato de' soldati moderni; parte de' quali se n' erancrvenuti in Volterra a toccar danari in quella città, e parte in campo), perchè quelli della fortezza cominciarono a muovere ragionamenti d'accordo col commes-


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

Pagina (296/465)






Bologna Pescatore Volterrani Bartolo Tedaldi Niccolò Nobili Sagri Lione Urbino Volterrani Volterrani Volterra Fiorentini Volterra