Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      290 . storia fiorentina. [1530]porre con lui in quel miglior modo ch'ei potevano, e del contratto di quest'autorità fu rogato messer Iacopo Polverini da Prato, allora cancelliere di detta comunità, sotto di 23 di febbraio 1529, e gli ambasciadori che furono eletti, furon questi: ser Agostino Falconcini, Giovanni di Francesco Marchi e Mariotto d'Ottaviano Lisci, i quali a'24 giorni di febbraio del medesimo anno partirono di Volterra, e se n'andarono a Vil-lamagna, luogo lontano dalla città cinque miglia, laddove si trovava Taddeo Guiducci, e capitolarono seco in questa maniera di sotto scritta :
      Primieramente, che s'intendesse di dover esser salvi il commessario de'soldati ch'erano in Volterra, Bartolo Tedaldi,ed il capitano di Volterra Niccolò de' Nobili, e tutti i soldati e altri Fiorentini e forestieri che allora fussero nella città e contado volterrano, con tutte le loro armi, insegne, arnesi e robe di qualunche sorte, e che potessero star sicuri in Volterra, e partirsene, volendo, per andare laddove più loro piacesse, da Empoli in fuori; e che i Volterrani non fussero tenuti a ricevere nella città loro, o nel contado di quella, soldati o cavagli d'alcuna sorta ad alloggiare a discrezione, nè anco con pagamento. Che i Volterrani e gli uomini del loro contado non fussero tenuti andare ad alcuna fazione di guerra in persona, ma solamente fossero obbligati a mandar mar-raiuoli, quando ne facesse di mestieri all'esercito ecclesiastico e imperiale, e tutte quelle vettovaglie che sopravanzavano alla città, per i prezzi che corressero, ed a giudizio del commessario che tempo per tempo fosse in Volterra. Che la comunità di Volterra seguitasse di vendere il sale due soldi di bianchi1 la libbra infino a tantoché fosse finita la guerra di Firenze, de'quali un soldo appartenesse alla comunità di Volterra, e Valtro al commessario generale dell'esercito del papa, il quale era Bartolommeo Valori, e per lui ricevesse il soldo di sopra detto il commessario che di tempo in tempo fusse in Volterra. Fosse tenuta ancora la comunità di sopra detta vendere all'esercito ecclesiastico ed imperiale tutta quella quantità di sale che facesse di mestiero a quell'esercito, e di questo sale
      * Cioè soldi di quattrini bianchi che ne andavano tre a aoldo.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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