Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      gione dicendo, che tutto quello eh' era stato fatto dal popolo fiorentino contra '1 Frate, era stato fatto contro a Dio. Elessersi dunque più frati e alcuni sacerdoti, i quali ristrettisi insieme, dopo alquanti giorni che si furono tra loro consigliati, mandarono al gonfaloniere in iscrittura una relazione, la quale molti e diversi capi conteneva, con molte parole inette e fastidiose, ma i principali, ridotti in sustanza, furono questi sei : Che si dovesse desistere dal vendere i beni ecclesiastici. Che si dovessero deporre tutti gli odi e tutti gli sdegni, cosi pubblici come privati di tutti i cittadini, e rimettersi l'uno all' altro tutte le ingiurie, e così si dovesse fare per maggior corroborazione pubblicamente, baciandosi V un l'altro in alcun luogo sacro, intendendo di San Marco. Che si dovesse fare un' umiliazione alla Santissima Sedia Apostolica, per vedere di mitigare lo sdegno suo concetto contra Firenze e i suoi cittadini. Che si facesse giustizia de' terrazzani, e si gastigas-sero i soldati forestieri. Che si facessero orazioni, digiuni e limosine a tutti i poveri, e specialmente a' munisteri. Che si celebrasse una solennissima processione, alla quale dovesse andare ciascuno confesso e contrito divotamente.
      Raffaello avendo avuto e letto questo rapporto, con tutto che non fusse più speculativo che si bisognasse, conobbe in qualche parte l'errore che aveva fatto egli a proporre simil consulta, e gli altri a vincerla; onde, chiamato di nuovo la Pratica, fece leggere quella scrittura, poi disse che consigliassono e risolvessono quanto lor paresse da fare. Non ò possibile a credere quanto giungesse nuova a ciascuno cosi fatta relazione, nè vi fu alcuno che nel referire non mostrasse d'esser grandemente commosso, e che non s'ingegnasse di rivolgere la semplicità, per non dire imprudenza degli Ottanta nella indiscrezione, per non dire malvagità, de'frati: solo il Carduccio, il quale riferi per li Dieci, senza essersi alterato, e mostrando voler tener la via del mezzo, punse più addentro, e più liberamente trafisse i frati che alcun altro; perchè egli (acciocché io inchiuda tutto quello che da tutti gli altri che riferirono fu detto, nella relazione sola del Carduccio, la quale nel vero il conteneva), levatosi in piè senza mostrare segno alcuno d'alterazione, disse trapassando l'ordine e l'usanza
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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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