Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

Pagina (211/465)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      210 storia fiorentina. [1529-1530]il che dimostrò la comitiva che l'accompagnò a casa quando uscì di Palazzo ; negò d'aver mandato il vescovo per oratore, anzi si dolse aspramente, che oltra gli altri tanti mali portamenti della città verso lui, novissime avevano detto in Consiglio in carico suo, eh' aveva mandato a ricercargli d'ambasciadori; e finalmente conchiuse, che parendogli cosa ingiusta il voler mantenere un così fatto governo, non ne voleva intender niente, però non avendo che dire altro, la levata e la passata1 era a posta loro. Gli oratori cominciarono più volte a interromperlo, e volersi giustificare, ma sempre seguitava egli senza lasciargli parlare nè replicare a cosa nessuna; onde alla fine dissero: che scriverebbono il tutto a Firenze, e avuto la risposta tornerebbono a piò di Sua Santità.
      Vili. Il giorno seguente tentarono per mezzo di messer Luigi Bonciani d' avere audienza da Cesare, il quale gli rispose, che ne parlerebbe con Sua Santità, e poi gli risponderebbe. La risposta fu come gli aveva ordinata Clemente: die gli pareva che il papa procedesse molto giustificato, e che non gli poteva nò voleva mancare di quanto aveva convenuto seco ; soggiugnendo, che mai la città gli aveva fatto altro che male, essendo sempre stata unita co' suoi nimici, e avendo cerco solamente la rovina sua ; e benché da messer Luigi si dicessero molte cose, secondochè gli avevano ordinato gli oratori, parte in iscusare e parte in giustificare la città, non montarono nulla. Avevano gli ambasciadori lettere di credenza a quattro cardinali, Farnese, il gran cancelliere, Santa Croce e Campeggio, da'quali non si cavò altro che cerimonie e buone parole ; andarono poi a vicitare ex officio, come si dice, quattro altri cardinali tutti fiorentini, Medici, Ridolfi, Salviati e Gaddi, il qual Gaddi era stato prima amorevolmente a visitar loro, e tutti mostrarono d'aver compassione alla città, ma che sapevano che il papa era ben vólto e aveva buona mente verso la patria sua.
      IX. Agli venticinque comparsero le lettere di Firenze, onde il giorno medesimo gli oratori si rappresentarono a piò
      1 II MS. P. la partenza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

Pagina (211/465)






Palazzo Consiglio Firenze Sua Santità Luigi Bonciani Cesare Sua Santità Clemente Luigi Farnese Santa Croce Campeggio Medici Ridolfi Salviati Gaddi Gaddi Firenze