Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      194 ' storia fiorentina. [1529]LXXIV. L'orazioni fecero poi al principio di febbraio quattro giorni alla fila, Bartolommeo Cavalcanti in Santo Spirito; Lorenzo Benivieni in Santa Croce; Piero Vettori in Santa Maria Novella; e Filippo Pandolfini in San Giovanni; e a tutte s'andò, da chiunque volle andarvi, coli'arme.Àgli otto giorni ne fece una Giovambatista Nasi nella sala grande del Consiglio maggiore, dove concorse infinito popolo, chi col civile e chi in cappa, ma senz' arme. Baccio orò armato in corsaletto con buona pronunzia e bellissimi gesti; fu molto lodato : l'orazione si stampò, ma non riusci a leggerla, come a udirla ; e sebbene molti ancora oggi la celebrano in Firenze per cosa rarissima, io nondimeno sono di contraria op-penione, e non credo che nè anche a lui medesimo paia così; ma perchè, trovandosi stampata, ognuno che vuole la può leggere, séguiti ciascuno il giudicio suo. Lorenzo Benivieni non piacque. Di Pier Vettori soddisfece assai l'orazione agl'intendenti, e molto più di quella di Baccio, siccome era ancora di più età e di più dottrina e giudizio; ma l'azione, cioè la pronunzia e i gesti, non soddisfece a nessuno. Pierfilippo chiamato il Leggenda, era stato fuori di Firenze, e scusatosi con Baccio Valori, il quale l'aveva confortato a tornarsene in Firenze, e, dove poteva, per iscancellare gli errori passati e racquistare la grazia perduta, facesse buoni ufici per la casa de' Medici : perchè egli, tornato a Firenze andò a chieder 1* orazione al magistrato de' Dieci, il quale l'aveva data a Pier Migliorotti; ma perchè egli, come persona non indòtta 1 nelle lettere d'umanità, ma fredda e timida molto, rifiutata l'aveva, pensarono di volerla dare a Giovambatista Busini,* il quale, oltra l'essere più dotto di lui nelle medesime lettere, non era nè fredda persona nè timida. Ebbela dunque Pierfilippo, e come colui che era codcìo dal Valori, e forse per la sbrigliatura che gli aveva l'anno passato data Anton Lenzi, disse tutto '1 contrario che l'altra volta, onde piacque a chi si e a chi no. Giovambatista, e nell'orazione e nell'azione, ne mandò contenti la maggior parte, per-
      1 II Ms. P. non idiota.
      3 II Basini invece dice il contrario: che cioè prima a Ini fa data, e poi rifiatando egli, al Migliorotti.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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