Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      [1529] libro decimo. 187
      assalti : e perchè temevano non il commessario del Borgo vi mandasse occultamente soccorso, come aveva fatto pochi giorni innanzi, onde la gioventù aretina ebbe a combattere e combattè arditamente ; mandarono a chiedere aita al principe.
      il quale perciocché sapeva di quanto danno sarebbe stato al campo, se quella città fusse nelle forze ritornata de' Fiorentini, vi mandò subitamente e cavagli e fanti spagnuoli sotto la guida1 di don Diego di Mendozza, il quale, lasciata assediata la fortezza, se n' andò nel principio di dicembre all' espugnazione d'alcune castella, le quali ancora si tenevano pe'Fiorentini; dove essendo non solamente sostenuto, ma ributtato, sdegnatosi, quasi non potesse credere che i fanti toscani opo-tessono o dovessono contrastare, non che resistere, a soldati spagnuoli; combattendo più che animosamente fu ferito nella testa d'un archibuso, e senza batter polso cadde in terra morto. Il suo corpo fu portato in Arezzo, e quivi nella chiesa di San Bernardo onorevolmente seppellito.
      LXVIII. Già èominciava a comparire nel Mugello dintorno a Barberino la testa del nuovo esercito, i quali fra ogni cosa erano vel circa ottomila: quattromila Tedeschi, dumila-cinquecento Spagnuoli, ottocento Italiani, e lo restante cavagli; avevano dietro venticinque pezzi d'artiglieria grossa, contando tra essi quattro bocche, le quali aveva conceduto loro Alfonso duca di Ferrara, di quelle che Borbone gli lasciò, con buon numero di palle e gran quantità di polvere ; la quale artiglieria, si per essere nel cuore del verno, e sì per l'asprezza delle cattive strade che sono da Bologna a Firenze, ancora ne' buoni tempi, dovendo essa e le giumenta e gli uomini che la tiravano, ora salire all' altezza de' poggi, e ora scendere alla profondità delle valli, si conduceva con tanta disagevolezza e con tale spesa, che appena si potrebbe credere; ed ebbe il papa a far comandare infino le mule de' cardinali.
      Sapevano i Fiorentini tutto quello che andava attorno contra di loro, nè perciò si sgomentavano, anzi tenendosi sicuri di non poter essere sforzati, facevan fuor di tempo
      ' Sotto la guardia il Ms. P.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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