Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      STORIA FIORENTINA.
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      dì quella medesima autorità data loro da papa Clemente, della quale si favellò ne' primi libri, di vendere la terza parte di tutti li beni ecclesiastici del dominio di Firenze, per rendergli co'medesimi emolumenti e assegnamenti, che i sessantamila fiorini di sopra. Gli ufficiali furono questi : Antonio di Migliore Guidotti, Benedetto di Tommaso Giovanni, Francesco di Simone Bruni, Piero di Giovanni Acciainoli e Piero d'Averardo Petrini. Non mancarono però alcuni buoni e amorevoli cittadini, i quali volontariamente con nuovo e memorabile esemplo sovvennero, in tanta strettezza di danari, il comune1 e la patria loro, tra' quali fu de' primi messer Zanobi Pandolfini, il quale portò in palazzo ottocento ducati; portonne ancora messer Alessandro di messer Antonio Male-gonnelle dottor di leggi, chiamato il Cioppa, trecento; ma a lui non ne fu saputo troppo grado dall'universale, perciocché per esser egli anzi esoso e sospetto allo Stato, che no, si pensò eh' egli avesse ciò fatto più per téma di sé, che per far beneficio alla repubblica. Tanto ancora nell' opere buone e ne' servigi che loro si fanno, si tengono gli uomini alcuna volta se non offesi, almeno non beneficati.
      Ma avendo noi infin qui, se non con brevità, certo senza lunghezza, se alla moltitudine e varietà degli accidenti si arà riguardo, tutte quelle cose raccontato, le quali per lo più al tempo di questi Signori in Firenze e da'Fiorentini fatte furono, passeremo ora a raccontare tutte quelle, le quali alla materia nostra appartenenti si fecero fuora, o in prò o in contra, da altri.
      LVIII. Dico dunque, che l'imperadore, partitosi da Genova il penultimo giorno d'agosto, se n'andò per la diritta a Piacenza; ma prima toccasse del Piacentino ed entrasse in su quello della Chiesa, fattiglisi incontra i tre cardinali legati, giurò il solito e solenne giuramento di non offender mai, anzi difender sempre la Santa Sedia Apostolica e l'ecclesiastica libertà, e soggiunse cautamente, salve le ragioni dell'Imperio; intendendo tacitamente di Parma e Piacenza, le quali essendo anticamente membri della Stato di Milano,
      • Gli stampati, del comune.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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