Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

Pagina (161/465)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      160 STORIA FIORENTINA. ' [1529]poi monsignore Ascalino ed 11 signore Sciarra colle loro genti, ed avendolo recuperato, sempre infinochè durò 1' assedio lo tennero i nimici, essendovi per commessario Ubertino, chiamato Balino, Strozzi fratello di Giuliano.
      XLVIII. La vigilia di San Martino, che fu a' dieci di novembre, il principe, o perchè era una notte tanto scura che non si vedeva l'un l'altro, e pioveva (per usar le parole proprie eh' io trovo scritte, ancoraché non meno empie che plebee) quanto Dio ne sapeva mandar giù colle bigonce, donde pensasse d'esser meno offeso dalle artiglierie ; o perchè si credesse, per cagion dell' usanza di cotal giorno, trovare le brigate sepolte nel vino e nel sonno; o perchè non passava con onor suo l'esser egli stato già tanti giorni con tanto esercito di piè e a cavallo, senza avere non che fatto, tentato cosa alcuna di momento; deliberò di voler sprovvedutamente assaltar Firenze, e con quattrocento scale, le quali avevano con molti altri provvedimenti per ispugnar terre mandato i Sa-nesi, s'accostò con tutte le genti alle mura ed a' bastioni in un tempo medesimo, cominciando dalla Porta a San Niccolò, e girando intorno intorno infino alla Porta a San Friano, gridando tuttavia i soldati ad alta voce, carne, sacco, e palle, palle; ma oltrachè trovarono le sentinelle e le guardie de' soldati vigilanti e gagliarde ; onde furono forzati a ritirarsi indietro senza profitto alcuno; la milizia s'armò in un attimo, e, quello che fu cosa maravigliosa, senza strepito nessuno, e circa le quattr' ore di notte era tanta gente in tutte le vie principali che vanno alle porte di là d'Arno, che tutti i quattro ponti erano tanto calcati di persone, che non si poteva passare piùoltra. Ed io mi ricordo che, essendo da Santa Maria delle Grazie, dov' era tutto pieno dalle case degli Alberti infino non solo a San Iacopo tra'Fossi, ma alla piazza di Santa Croce, e veggendo un vecchio (perchè oltra le torce de' cittadini ed i lanternoni de' soldati, tutte le case mettevano i lumi alle finestre) il quale aveva per mano un suo figliuolino, gli domandai quello che egli quivi far voleva di quel fanciul-lino; il quale mi rispose : Voglio eh' egli o scampi, o muoia m-sieme con esso meco per la libertà della patria. Oranges, conoscendo che egli faticava indarno, e che l'artiglierie da tutti i


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

Pagina (161/465)






Ascalino Sciarra Ubertino Balino Strozzi Giuliano San Martino Dio Firenze Sa-nesi Porta San Niccolò Porta San Friano Arno Santa Maria Alberti San Iacopo Fossi Santa Croce Voglio San Martino Oranges