Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      fi 529]LIBRO DECIMO.
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      e talvolta parecchi ; e per questo il principe credendosi abbatterlo, aveva, come si disse, fatto piantare quattro grossi cannoni in sul bastione di Giramonte, i quali durarono tre di continovi a batterlo, scaricando ogn' ora due volte tutti e quattro detti cannoni, tantoché due se ne ruppero, e non gli fecero quasi danno nessuno ; perchè delle palle alcune andando alto passavano di sopra, alcune da i lati, e alcune per quelle finestre di mezzo, dove avevano a stare le campane; e quelle che vi davano dentro, si per venire di lontano, e si per esser la muraglia assai forte, facevano poco altro che scalcinarlo un poco e ammaccarlo. E nondimeno perchè chi era venuto sì baldanzosamente per pigliar tutto Firenze, non pigliasse nè anoo una delle sue torri, lo fecero armare, essendo egli quadro, da quella faccia che guardava verso Giramonte, prima con grosse balle di lana, le quali legate ad alcuni canapi pendevano dinanzi a dove poteva essere offeso, e cosi sportando alquanto in fuori e lontano dal muro rispetto alla grossezza de' cornicioni, lo riparavano ; poi non bastando queste, con alcuni sacconi e materasse piene di lana e capecchio; e ultimamente essendo questa contesa venuta in gara, perchè dopo alcuni giorni avevano cominciato a ritirargli, i Fiorentini, per vincer la prova, bastionarono una notte tutta quella parte di quella facciata, che poteva esser colpita dall'artiglieria, con un gran monte di terra. Il quarto giorno di novembre piantarono in sul Giramonte una colubrina, e trassero di mira al palazzo de' Signori; ma la colubrina, o sagro ch'ei si fusse, essendo quella la prima volta che si scaricò, s'aperse, e la palla cadde in Baldracca, e colse appunto senza fare alcun danno nella casa del manigoldo. Onde messer Sal-vestro Aldobrandino presa da questo occasione di biasimare il papa ed uccellar Baccio Valori, compose due sonetti in stile plebeo, il primo de' quali incominciava:
      Povero campanile sventurato,
      e l'altro :
      Vanne, Baccio Valor, dal Padre Santo.
      Quanto alle scaramucce, egli non era giorno che non siGóogle


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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