Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      94 storia fiorentina. ' [1529]Velles di Guevara e similmente il conte Felix Vitembergo, non partirono di Lombardia, se non poiché restituito il ducato di Milano a Francesco Maria, e fatta la pace tra l'imperadore e i Yiniziani, fu finita la guerra e la santa, ma disutilissima, lega de' confederati ; nel qual tempo si può dire che sotto la città di Firenze e nel suo dominio si trovassero, senza i venturieri, i quali per la speranza cosi del rubare, come del saccheggiare Firenze, seguitavano il campo in grandissima quantità, meglio che quarantamila persone da guerra.
      II. Teneva il principe continuamente pratiche col signor Malatesta cercando d'accordarsi, ed in quel mentre aveva preso per forza Montefalco e Bevagna sue terre, cacciatine quei capitani, i quali contra il signor Braccio ed altri fuorusciti perugini, aiutati segretamente1 dal papa per infestar Malatesta, con danari de'Fiorentini difese l'avevano. Erano questi capitani, Giovambatista Borghesi gentiluomo, ma fuoruscito sanese, Girolamo della Bastia, il capitan Ceserone, Iacopo Tabussi da Spuleto, e alcuni altri, i quali per ordine di Malatesta si ritirarono a Spelle, dove egli per trattenere l'esercito nimico, e dar agio cosi a' Perugini come a' Fiorentini di poter ricórre le biade e provvedersi delle lor-o bisogne, aveva mandato monsignore Leone suo fratello naturale e '1 capitano Paoluccio da Perugia, afflnechè lo forti flcassono e guardassono. Aveva ancora il viceré preso la città d'Ascesi, tutto che fosse stata valorosamente difesa dal capitano Bernardino da Sassoferrato, il quale quando non potette più, ritiratosi sul campanile di san Francesco, si difese gagliardissimamente tre giorni continui e tre notti, tantoché venutogli soccorso di cavagli da Malatesta, finalmente si salvò, e se n' andò come gli altri a Spelle; dove Oranges, avuto gran copia di scale da Spuleto, si rappresentò alla fine d'agosto con semila fanti, parte tedeschi e parte italiani, perchè non era arrivato ancora il marchese cogli Spagnuoli, e fatto chieder la terra, gli fu risposto da monsignor Leone non da prete, ma da soldato, che se voleva la terra, gli* bisogna ver combàttere e guadagnarsela; laonde sdegnatosi Oranges, comandò che la notte medesima si désse l'assalto alla terra : il che fecero
      4 Questa parola manca negli stampati.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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