Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      storia fiorentina.
      ' [1529]per avventura particolarmente ora allargato ed ora ristretto mi sia, faccendo uflzio anzi di cosmografo, o piuttosto di topografo, che d'istorico; ma a me è paruto il ciò fare non solamente utile, come dissi nel principio, ma ancora necessario; e cosi penso che debba parere a tutti coloro, i quali le cose fatte tanto di dentro, quanto di fuori della città nell'assedio di Firenze leggeranno : e a chi pure per qualunque cagione altramente paresse, potrà senza fatica nessuna non legger quello che io non ho senza molta scrivere potuto. Perchè seguitando il proposito mio, dico (affine che chiunche vuole, possa meglio e più agevolmente intendere la grandezza e misura della città di Firenze, e in quello che da Giovanni Villani discordi il Tribolo conoscere) che Firenze gira secondo il Tribolo, quat-tordicimilasettecentoventitrè braccia, che sono alla sua ragione cinque miglia intere e otto noni di più; onde si possono contare sei miglia, meno quel poco ch'io dissi di sopra; e secondo Giovanni, quattordicimila dugento cinquanta, che sommano, alla misura sua, quattro miglia e tre quarti appunto; benché nel vero, ciò è quanto alle braccia, non discordano nè sono differenti se non in quattrocento settantatrè, le quali bisogna, o che '1 Tribolo ponesse più, o '1 Villano meno; onde, secondo il Tribolo, tutte le torri, a dugento braccia per ogni torre, sarebbono senza i torrioni delle porte, settantatrè, e avanzerebbono centoventitrè braccia, e secondo il Villano, settantuno, e avanzerebbono braccia cinquanta : e questa è la prima differenza che sia tra loro. La seconda è, che Giovanni pare che misuri il circuito fuori delle mura, ed il Tribolo lo piglia di dentro. La terza, che il Tribolo dà a ogni miglio mille passi geometrici, e fa che ogni passo geometrico sia braccia due e mezzo fiorentine; onde un miglio de' suoi non contiene più che duemilacinquecento braccia; ed il Villano fa che ogni miglio abbia mille passini, e che ogni passino sia tre braccia, e conseguentemente che ogni miglio comprenda tre mila braccia. Quanto al di dentro di Firenze, perchè la figura sua è a modo d'una croce, è da sapere, che secondo Giovanni, dalla Porta alla Croce, la quale è dall' oriente, a quella del Prato, la quale l'è opposta dall' occidente, andando tuttavia diritto per la strada onde si corrono


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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