Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi
5i storia. fiorentina. [1529]XXXII. È divisa dal fiume d'Arno, il quale entra in lei da levante, in due parti ma non eguali; perciocché quella parte, la quale è di là dal fiume a man sinistra verso mezzodì, e si chiamava anticamente Oltrarno, e oggi si chiama il di là d'Arno, è, comechè ella picciola non sia, molto minore che non è la parte di qua dal fiume a man destra verso tramontana; onde tutto il di qua d'Arno è diviso in tre quartieri; Santa Croce, Santa Maria Novella, San Giovanni, e tutto il di là d'Arno in un solo, cioè Santo Spirito. Il vóto onde entra Arno, cioè la larghezza di tutto il fiume tra la Porta alla Giustizia e quella a San Niccolò, dove è la pescaia, nel qual luogo s'aveva già a edificare il Ponte Reale, è trecento dieci braccia; ed il vóto tra la Porta al Prato e quella di San Friano, onde egli esce dall'altra pescaia di sotto verso occidente, cioè dalla porticciuola del Prato, infino a Santa Maria del Cantone attraversando Arno, sono braccia quattrocento novanta.
XXXIII. Congiungonsi queste due parti insieme, cioè il di qua col di là d'Arno, da quattro bellissimi e magnifici ponti tutti di pietra, e tutti colle loro sponde; il primo de' quali, cominciando da oriente, onde entra Arno, si chiama dal nome d'un potestà che nel milledugentrentasette si trovò a fondarlo, il Ponte Rubaconte, sopra il quale, avente sei pile, sono alcune case, botteghe e chiesicciuole ; il secondo avente due pile, il qual si fornì l'anno milletrecenquarantacinque, si chiama il Ponte Vecchio; e questo, come più largo e più gagliardo di tutti gli altri, è da amendue le latora, fuori che alquanto spazio nel mezzo, tutto di case e di botteghe ripieno ; il terzo avente due pile, il quale si fece nel milledugen-cinquanta uno per opera massimamente di Lamberto Fresco-baldi grande anziano in quel tempo, si chiama da una chiesa quivi vicina de'Frati di Valembrosa, il Ponte a Santa Trinità, e sopra questo vaghissimo ponte non è altro che un piccolo ospizio di frati da man destra, e uno gnomone di pietra, il quale mediante l'ombra dimostra l'ora. Il quarto e ultimo ponte avente quattro pile, si chiama da quell' antica porta di cui si fece menzione nel secondo cerchio, il ponte alla Carraia, chiamato già il Ponte Nuovo; e sopra questo non è abituro
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