Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      nome Porta Santa Maria, dove oggi si dice Por Santa Maria colla medesima scorrezione e abbreviatura che Por San Piero; e nel miluogo (come dicevano essi) cioè nel mezzo e quasi centro della città-era la chiesa di Santo Andrea, e quella di Santa Maria in Campidoglio, quali si veggono ancora ne' tempi nostri. Carlo Magno quattro anni dopo che Firenze fu restaurata, tornandosene da Roma, dove era stato eletto solennemente, dopo tant' anni che l'imperio occidentale era vacato, imperadore, e andandosene in Francia, vi soggiornò alquanti di, e vi fondò, largamente dotandola, la chiesa di Santo Apostolo in Borgo, ed il giorno della pasqua di Resurresso vi tenne gran festa e allegria, e vi fece dimolti cavalieri; e nella sua partita, avendola oltra l'altre cose privilegiata di tre miglia di contado, la lasciò libera e franca. Questa edificazione di mura sopraddetta si chiamò il primo cerchio.
      XXX. Segui poi, che avendo i Fiorentini presa e mandata per terra, come s'è detto, nell'anno milledieci la città di Fiesole tutta quanta, eccetto solamente il vescovado con alcune chiese e la rócca, la quale posta in sulla sommità del monte si difese gagliardissimamente per molt'anni; Firenze venne a riempiersi d'abitatori ; perciò che la maggior parte de' Fie-solani, tutto che avessino abilità d'andarsene ad abitare dove più aggradiva loro, discesero nondimeno colle robe e famiglie loro a stanziare in Firenze, e fu loro accomunata la città; la qual comunione fu per lo tempo avvenire di molti danni e di grandi sturbamenti cagione. Fu dunque di mestiero, che mediante gli abitatori nuovi s'allungassero e s'allargassero le mura, il che si fece prima con fossi e steccati, poscia nel mille settant' otto, quando Arrigo terzo venne a oste sopra Firenze, si chiusero di mura : onde dove prima era divisa la città ia quattro quartieri, senza toccare nulla di quello d'Oltrarno, si divise in questo secondo cerchio in sei sestora, ovvero sestieri, cinque di qua d'Arno chiamati ciascuno da una delle cinque porte ch'aveva il di qua d'Arno, ed uno il sesto d'Oltrarno, il quale comprendeva tre borghi, come si dirà. Cominciando dunque da levante, misero la chiesa ed il borgo di San Piero Maggiore dentro le mura, e distendendosi verso tramontana, fecero non molto lunge una postierla, ovvero


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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