Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      50 stoma fiorentina. [1529]per memoria dell' acquistata degnità la città di Firenze con somma celebrità nel primiero stato, la quale avevano in gran parte i Gotti levata via, e tutta la nobiltà, la quale era dispersa per le terre dintorno, ridusse nella città, la cinse di nuove mura, e l'ornò di chiese: dalle quali autorità si può se non dimostrativamente, almeno probabilmente credere, che Firenze non solamente fusse sfasciata di mura, ma eziandio arsa e distrutta, e conseguentemente disabitata in gran parte per molto tempo, ma non già abbandonata mai del tutto; e cosi i duoi dubbi, che mostra avere messer Lionardo d'Arezzo, si tolgono via; perciò che la cittadinanza si conservò parte in Firenze, qualunch' ella in quel tempo si fusse, e parte nelle ville e città propinque; onde non abbisognò die si traessero di Roma, come egli si pensa, nuovi abitatori che venissero a riempir Firenze, avendone Roma in quel tempo carestia per sò : e all' autorità che paiono esser contrarie a questa oppenione, e tra loro medesime ancora, risponda ciascuno in quel modo che a lui pare che più convenevole rispondere o si possa o si debbia ; chè io per me non ardisco nè approvare l'una oppenione, nè riprovare l'altra.
      Questa nuovamente o murata o restaurata città da Carlo Magno, nell' entrar d'aprile l'anno ottocentuno al tempo di papa Leone terzo, per li prieghi e sollecitudine degli antichi cittadini di Firenze, e in specie de' Figiovanni, cioè de' figliuoli di Giovanni, e de' Fighineldi e de' Firidolfi, fu, se le cose piccole si possono colle grandi paragonare, edificata alla sembianza e similitudine della città di Roma; e fu, sebbene alcuni credono il contrario, e maggiore e più bella e più forte che la prima. Ebbe quattro porte maestre, onde fu divisa in quattro quartieri ; le quali porte erano in guisa situate, che facevano corno una croce. La prima dalla parte di levante si chiamava Porta San Piero; la seconda volgendo a man ritta alla plaga di settentrione, perchè era vicina al tempio di San Giovanni, e non lungi dal vescovado, si nominava la Porta del Duomo, o veramente del vescovo; la terza, la quale era dall'occidente riscontro alla prima, fu nominata, dalla chiesa la quale era poco fuori di lei, la Porta di San Brancazio; la quarta e ultima, la qual era dirimpetto alla seconda, ebbe


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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