Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      4 storia fiorentina. [15-29]cordo : e per questa cagione, oltra diecimila venturieri fran-zesi, aveva soldato diecimila lanzi, i quali si trovavano vicino a Lione, e di più ottomila Svizzeri. A queste cose s'ag-giugneva pure in favore del papa ed in detrimento de' collegati, e spezialmente de' Fiorentini, che il vescovo di Tarbes aspirava anch'egli, siccome il gran cancelliere, quasi non volessino essere in piggior grado che gli Spagnuoli, al cardinalato : il qual disegno fra non molto tempo riusci agevolmente ad amenduni: conciosiachè Clemente per venire all'intento suo, e riavere lo stato di Firenze, non perdonava a cosa nessuna, corrompendo in ogni modo che sapeva tutti quegli che poteva, come aveva già fatto il cancellier grande ed il confes-soro di Cesare.
      II. In questo mentre il Cristianissimo; essendo tornato Lelù Baiardo suo segretario di Fiandra, dove era stato mandato da lui, e avendogli riferito, come madama Margherita zia dell' imperadore, e che fu già maritata al re Giovanni fratello della regina Giovanna sua madre, aveva il mandato dal nipote di poter comporre le loro differenze ; mandò tantosto madama Luisa, o, come dicono i Franzesi, Lodovica, a Cambrai; nella qual città s'erano per altri tempi fatte grandissime e importantissime leghe; ed il medesimo giorno che arrivarono, il qual fu chi dice il sesto, e chi il settimo di di luglio, essendo entrate amendue con grandissima pompa in un medesimo tempo, ma per diverse porte, e abitando m due case contigue che si poteano dire una sola, riuscendo elleno l'una nell' altra, stettero a parlamento fino a mezza notte..Eravi per lo re d'Inghilterra, senza l'autorità del quale non si trattava cosa nessuna, il cardinale vescovo di Londra ed il duca di Soffolc. Il papa, oltra il cardinal Salviati legato, ed il vescovo di Yasona suo maestro di casa, v' aveva mandato nuovamente Fra Niccolò della Magna arcivescovo di Capua. Gli ambasciadori de' collegati vi si trovavano tutti, eccetto il fiorentino, il quale aveva mandato in sua vece Bartolommeo Cavalcanti, ed egli era rimaso in Compiegni a dolersi col re, e pregar Sua Maestà, che le piacesse di far modificare il capitolo che favellava de' confederati, in quella parte massimamente che toccava i Fiorentini : il qual capitolo egli aveva


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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