Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      4-20 STOMA FIORENTINACostui potendo appresso ii papa tutto quello che voleva, e volendo tutto quello che poteva, non lasciava indietro cosa alcuna di ribalderia, che egli per danari non facesse; nè era ufiziale alcuno in luogo nessuno della Chiesa, o si grande o si piccolo, dal quale egli non avesse, come dicevano , la palmata; e messer Salvéslro Aldobrandini sok> gli pagava per 1' ufizio del Torrone di Bologna ducati venticinque il mese; e con tutto che queste cose fossero riferite al papa, egli o non le credeva o non le voleva credere: pure non molto andò, che egli fu con un messer Antonio suo segretario ritenuto in castello per lo avere egli ( come si disse ) rivelati alcuni segreti, o per volgere tutto il maneggio delle faccende, come si fece , al cardinal Farnese, sotto la cnra di messer Marcello [Cervini da Montepulciano, ii quale fu poi papa. Messer Ambrogio dopo alcun tempo, perduto giustamente quanto aveva ingiustamente usurpato, ed essendo divenuto quasi mentecatto , fu liberato di prigione, e se n' andò, chi dice a casa sua a viversi quietamente, e chi a farsi romito per disperazione. Fra le molte cose che tutto il giorno gli eran donate, si trovarono sessanta bacini d' ariento colle loro mescirobe; onde nacque quel motto assai leggiadro e non inarguto: Come ciò fosse, che messer Ambrogio avendo tanti bacini da lavarsi, non avesse le mani nette?
      Piacemi di raccontare in questo luogo quello che avvenne di poi, perchè si conosca quanto più può l'avarizia sola ne' petti umani , che tutti gli altri ancorché giustissimi e dignissimi respetti. La figliuola di Lorenzo Vecchio de' Medici, la sorella carnale di papa Leone e del duca di Nemors , la cugina di papa Clemente, la zia paterna del cardinal de' Medici e di Lorenzo Giovane duca d' Urbino padre d' Alessandro duca di Firenze, la madre del cardinal Salviati, e finalmente l'avola materna del duca Cosimo (1), fu nell' estrema vecchiezza sua per comandamento di papa Paolo III ( il quale vi pretendeva su ragione per conto di madama Margherita donna d'Ottavio suo nipote) cavata per forza di casa sua dalla famiglia del bargello, increscendone a ognuno, e non contraddicendo persona.
      Mentre pendeva la lite dell' eredità, ne tacque un' altra, nella quale non si mostrò il papa nè meno ingordo nè meno ingiusto, e fa questa : essendo gravemente infermato monsignor de' Capponi maestro dell' Altopascio , il signor Cosimo, sì perchè quel luogo importava alla sicurezza dello stalo suo, e sì per potere, essendo lo spedale di bonissima rendita, beueficar j
      (4) Madonna Lucrezia Salviati de' Medici, di cui anche a'.l-i fine del libro VI rammentò l'illustre parentado. Arbib.
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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