Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      libro quattordicesimo
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      tri il Cosenza , il quale era fuoruscito , e faceva professione di soldato, ma era tenuto da tutti uomo leggieri e vano, che dovunque ei ritrovasse Giovan Bandini, I' assalisse e facesse quistione seco, avvisandosi che fusse per esser recalo a gran vergogna a Giovan Bandini, s'ei fosse per sorte avvenuto che Giovan Busino, il quale era di molto men riputazione che non era egli, il quale allora era pure agente del duca, 1' avesse in qualche parte del corpo fedito; e se ciò non avveniva, pareva loro almeno diminuire alquanto la dignità del duca, e offendere in qualche parta V onore di Giovan Bandini, se Giovan Busini avesse avuto ardire d' affrontarlo. Costui dunque , essendosi primieramente mollo bene armalo d* armi da difender sè stesso, e da offendere altri, si mise assai vicino alla casa nella quale alloggiava Giovan Bandini ad aspettarlo. Era venuto a notizia a Giovan Bandini, che Giovan Busini P aspettava, ed eragli ancóra slato significato il luogo dove egli l'attendeva, perchè ci montò a cavallo, nè lasciò che i suoi* servidori gli mettessero gli sproni, e avvióssi verso quei luogo dove gli aveva inteso che Giovanni Busini l'attendeva , e giunto che fu dove egli era , il Busino lo chiamò per nome , a cui Giovanni rispose , Di' tu a me ? Rispose il Busino : A te di-eh' io, smonta , eli* io voglio far quislion teco. Giovanni allora disse : Basino, tu hai seelto mal luogo, perciocché quinci passa tanta gente che non ci lasceranno combattere ; rispose allora il Busino superbamente : Io dico che voglio far quistion teco qui ora in ogni modo ; perchè Giovanni smonti) subitamente da cavallo , e tirò fuori la spada, e cosi cominciarono a cercare d' offendere I' uno 1' altro; nel qual combattimento sarebbe stalo senza dubbio alcuno vincitore Giovan Bandini, se il signore Alarcone spagnuolo, con certi altri che a cavallo passavano di quivi in compagnia sua , non gli avesse divisi, perciocché il Busino era molto sbigottito , e si andava ritirando a poco a poco. Fece la corte di Napoli di questo caso ch'era seguilo, qualche romore, per esser Giovanni Bandini, siccome s'è detto di sopra, agente del duca appresso alla maestà cesarea, sì ancora per le promesse di non si offendere nè in fatti nè in parole , che daiP una e dall' altra parte erano state fatte all' imperadore ; nondimeno non essendo rimaso fedito niuno di loro due, e Giovanni Basini essondo stalo nascoso alquanti giorni, la giustizia non ricercò più oltra.
      Il signore Piero Strozzi quando era in Firenze al tempo del duca Alessandro , aveva tenuto stretta amicizia con Lorenzo de'Medici, il quale non molto tempo di poi uccise il duca Alessandro, e quando tra' l duca t gli Strozzi cominciarono gli sdegni e I' odio , il signor Piero s'era più volle doluto con Lorenzo de' Medici del duca Alessandro, e dettogliele male; Lorenzo, il quale con ogni diligenza cercava a suo pniorn H1 a.
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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