Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      2G8 STORIA. FIOREHTIHAslati conviali (1) in quella lite : e questo allo del notificare il pialo da altri che quegli che si contenevano nominatamente nella lite mossa dinanzi a' conservadori, uon si poteva per gli ordini di quel maestrato fare ; perciò a' sedici giorni d' ottobre di questo anno si vinse nel consiglio de' quarantotto una provvisione, per la quale si deliberò che quando una causa civile che appartenesse alle corti ordinarie, la quale non fusse tra persone congiunte per parentado , era messa innanzi a' conservadori delle leggi, che il cancelliere di quel maestrato, citate le parti, desse il giuramento a quegli che metteva la causa a' conservadori, acciocché egli giurasse d' essere povero uomo e inabile per le spese che gli correvano a piatire alle corti ordinarie, e di poi i conservadori, avendo prima esaminato bene la qualità della persona che aveva preso il giuramento dello di sopra, dovessero per lor partito vinto per li duo terzi delle fave nere, dichiarare che quegli che moveva il pialo dinanzi al maestrato loro , era povero e non poteva piatire alle corti ordinarie; ed in questa maniera solamente accettar le cause appartenenti alle corti di sopra delle, le quali erano messe loro innanzi, e di poi intra un mese spedirle ; e quanto a'terzi possessori che intervenissero in quella causa j>er cagione di beni comperati allora o per lo passalo, s' ordinò che quando egli erano citali da i conservadori delle leggi, eh' ei potessero per va del maestrato fra cinque giorni dal di ch'egli erano stali citali, notificar la lite a qu$lunche piacesse loro.
      E perchè in certe maniere d' uffici che si traggono per sorte, come sono i provveditori, camarlinghi ed altri somiglianti a questi, sebbene alcuni di questi s' eleggono, avveniva che molti che gli avevano, non gli esercitavano, ma gli facevan fare ad altri, i quali spesse volte eran uomini di men prudenza e di minor sentimento, che non richiedevan le faccende di quegli uffici; perciò s'ordinò dal consiglio de'quarantotto una provvisione addi tredici di novembre di quest' anno, per la quale si proibì del tutto a coloro che avevano questi colali uffici, il potergli fare esercitare ad altri che a loro stessi.
      E perchè le faccende mercantili erano quasi cadute e dissolute tutte, per essere stale con gran danno della città portale da molti di Firenze assai di quell'arti, le quali per lo passato si facevano in Firenze solamente; perciò per rimediare a questo inconveniente, o provvedere almeno che egli non crescesse più, e che le faccende non s'indebolissero più di quello che le si fossero indebolite insino allora, addi 23 di dicembre di quest' anno si vinse una provvisione del consiglio de7 quarantotto , per la quale si deliberò che s' cleggesero dodici cittadini, i quali vedessero le cagioni di questi disordini , ed i rimedi che gli erano, e
      (1) Osserva nuovo uso e costrutto di questo verbo. Arbib.
     
      ze ,


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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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