Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      LIJMO QUATTORDICESIMO 259
      cominciossi a tirarla innanzi con gran soiieciludine e diligenza , perciocché il duca Alessandro stesso gli andava in persona a vedere ogni giorno, e sollecitar 1' opere, che lavorassono.
      Era la città nostra , siccome è cosa notissima , divisa in arti maggiori, e queste sono più onorevoli che l'altre, e son sette, ed in arti minori , che in quel tempo erano quattordici, e non erano tunto onorevoli come le prime} queste per la malignità de' tempi erano rimaste si estreme d' uomini, che le non potevano l'are 1' ufizio loro con quella maestà che pareva che si convenisse loro, nè pagare i loro ministri; laonde per questo, e per ridurre il governo di tutta la città a minor numero d' uomini che fusse possibile , si fece a'47 giorni di luglio di quest'anno 4554 una provvisione, per la quale si deliberò , che le quattordici minori arti si riducessero a quattro, in questa maniera : che i beccai , fornai e oliandoli, si riducessero a un1 arte sola , e cosi avessero solamente un consolato, un cancelliere, un provveditore, un camarlingo, uno scrivano e quattro donzelli che gli servissero ; laddove erano prima tre consolati , tre cancellieri, tre provveditori, tre camarlinghi, tre scrivani e dodici donzelli, l'arte de' calzolai, galigai (1) e correggiai, fusse un'arte sola nella maniera sopraddetta-, l'arte de' rigattieri, vi-iialtieri e albergatori fosse un' arte sola ; T arte de' fabbri, chiavaiuoli, maestri di murare , corazzai e legnaiuoli , fosse un'altra ; ed in questa maniera i quattordici corpi dell' arti minori divennero quattro solamente.
      È usanza in Firenze quando la città per guerra , o per qualunche altra cagione ha bisogno di danari, di porre uua gravezza a'cittadini , la quale si chiama accatto, perciocché s'accatta da i cittadini quella quantità di moneta di che fa di mesliero alla città j e dassi loro un assegnamento sopra qualcuno dell'entrate pubbliche, ond'eglino abbiano a esser rimborsati infra quel tempo che pare a chi pon la gravezza, non solamente de'danari che eglino hanno prestati al comune, ma ancora del merito che si promette loro della moneta eh1 eglino hanno sborsata. Avendo dunque, come s1 è detto di sopra , il duca Alessandro cominciato la fortezza, la quale muraglia era di grandissima spesa, per poterla finire, fece porre a'ventinove giorni di luglio di quest'anno, un accatto, sotto nome che soprastando non solamente alla città di Firenze, ma ancora a tutta la Cristianità non piccoli pericoli, era bene provvedere di danari (2) per poter poi agevolmente riparare a tutti quegli accidenti che sopravvenissero; e dette per assegnamento di render
      (1) Conciatori di pelli, pelacani.
      (2) È corno dicesse far pruvvitiotit di danari.
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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