Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      LIBRO QUATTORDICESIMO 253
      Margherita sua figliuola naturale, la quale doveva esser moglie del duca Alessandro^ e dell' altre condizioni s'andava trattando , e sareb-besi forse conchiuso questo parentado con più utile e con più onore del duca, e più presto ancora che egli non si conchiuse di poi, e sa-rebbesi anco assicurato molto più Io stalo suo, ch'egli non s'assicurò se non sopravveniva la morte del papa, perciocché questa era la maggior cura e maggior pensiero che egli avesse; perchè avendo lungo tempo cerco Alfonso da Esle duca di Ferrara di convenir seco delle differenze che erano intra loro per conto di Modana e di Reggio , delle quali eglino avevan fatto compromesso in Cariò V imperadore, il quale aveva lodato in favore del duca di Ferrara , al quale accordo il papa non aveva mai voluto ratificare, parendogli che fosse, siccome egli era in fatto , molto contro alla dignità sua ; onde V accordo stava cosi sospeso, ed il papa ed il duca s'andavano trattenendo I' un l'altro, cercando il duca d' addolcire e mitigare 1' acerbo animo del papa quanto egli poteva il più, acciocché per qualche occasione che fosse venula, egli avesse ratificato all'accordo di sopra detto $ ed il papa coprendo lo sdegno ch'egli aveva col duca, acciocché se qualche occasione gli si fosse porla , ogli avesse potuto assalirlo più sprovvedutamente che fosse stalo possibile , per torgli quelle due città , e renderle alla Chiesa. In quest« sospezioni d'animo adunque , e in queste simulazioni di benevolenza, papa Clemente, il quale, come s'è detto, non pensava a cosa alcuna più che ad assicurare lo stato al duca Alessandro, ed a spegnere e consumare in qualche modo i nemici suoi, pensò di valersi a questo suo disegno dell' opera del duca di Ferrara^ per la qual cosa, veggendo egli che per tutto lo stato di quel signore, specialmente in Modana ed in Ferrara, s'erano ridotti e avviati di molti Fiorentini, parte confinati e parte ribelli, avendo col mutare de' confini tolto via i confinati , pensò di levare di quello stato anche i ribelli. Onde e1 fece fare una convenzione tra il duca Alessandro e messer Francesco Guicciardini , il quale era allora vicelegalo di Bologna , e Bartoiommeo Valori, ch'era presidente della Romagna, da una parte, ed il duca di Ferrara dall'altra, che niuno confinato, o fuoruscilo fiorentino, bolognese o romagnuolo potesse stare sullo stato del duca di Ferrara, nè alcun fuoruscito ferrarese potesse stare in sullo stato di Bologna , di Romagna , nè di Firenze. Nè si contentò papa Clemente d' aver proibito l'anno 1552 a tutti i confinati fiorentini lo abitare in Roma , Vinegia > Genova e Ancona, e quest'anno di far cavare dello slato di Ferrara tutti i ribelli del duca Alessandro r se e' non gli faceva anche infamare di tulle quelle maniere di cattività , delle quali si possono infamare gli uomini: onde e' fece che nel bando il quale nrtandò il duca di Fèr-
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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