Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

Pagina (251/476)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LIBRO QUATTORDICESIMOli duca Alessandro, il quale arebbe voluto che Piero Strozzi fosse stalo preso e messo in prigione come gli altri due, di cui dicevàsi e credersi pubblicamente ch'eglino avessero fatto quell'effetto, e che gli otto avessero in questo caso usato tutta quella severità che usar si potesse , per non essere infastidito co* preghi dagli amici degli Strozzi e da' suoi, e per dimostrare eh' egli voleva lasciar questa causa del tutto in potestà del magistrato, se n' andò a Pisa , e agli otto mandò a dire che cercassero con ogni diligenza di ritrovare chi avesse fedito Giuliano , e che se eglino lo volessero ritrovare, ch'eglino lo rilrovereb-bono in ogni modo; e seco andò Piero Strozzi; e non si trovando, men-trechè il duca era a Pisa, chi avesse dato a Giuliano, e crescendo ogni giorno più il romoTe, che Piero Strozzi con quei due altri giovani ch'erano in prigione, erano stati quegli cheavevan commesso quell'errore; Piero Strozzi andò a trovare il duca, e gli disse eli' aveva inteso d'essere infamato d'aver dato a Giuliano, la qual cosa non era vera, sicché egli voleva ritornarsene a Firenze per rappresentarsi dinanzi agli otto, e giustificarsi. Il duca gli rispose clte andasse e giustificassesi, perciocché s'ei si trovava chi lo avesse fedito, lo farebbe gastigare severissimamente , qualunque egli si fosse.
      Compari Piero Strozzi innanzi agli otto, e, secondochè si disse allora, non tanto per giustificarsi di non aver dato a Giuliano , quanto per aiutar Francesco de'Pazzi e Tommaso Strozzi, di cui egli dubitava che non fossero tormentati dagli otto, per la pubblica voce e faina eh' eglino avevano addosso d'aver fatto quell' eccesso; onde se egli compariva innanzi a quel magistrato, e si metteva in carcere, avendo il medesimo grido addosso che avevano quegli altri due, e polendo forse meno giustificarsi di loro , non essendo messo egli al tormento , il che ei teneva per certo , per quel rispetto ch'ei credeva che gli fosse per essere avuto, siccome fu, pareva anche ragionevole che quegli altri due, i quali si pustificavano molto bene , non dovessero anch' eglino esser tormentati. Fu adunque Piero Strozzi sostenuto dagli otlo , e messo nella camera del capitano de' fanti, e quivi poco di poi mandato a esaminarlo sei* Maurizio da Milano allora cancelliere degli otto, uomo crudelissimo e di malvagi costumi, di cui nondimeno il duca Alessandro si fidava molto. Questi cominciò da prima, contro alla sua natura, molto benignamente e con buone parole, a veder s'ei poteva cavar di bocca a Piero Strozzi , s'egli aveva dato a Giuliano, o s' egli era stato fedito da altri per ordine suo ; né potendo trarne cosa alcuna, gii lasciò da scrivere , acciocché egli scrivesse tutto quello che sapeva di questo fatto (siccome è usanza di fare in Firenze, quando s'ha esaminare qualche uomo nobile e di gran riputazione, sopra a qualche caso di stato) , e
     
      v^ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

Pagina (251/476)






Alessandro Piero Strozzi Strozzi Pisa Giuliano Piero Strozzi Pisa Giuliano Piero Strozzi Piero Strozzi Giuliano Firenze Piero Strozzi Giuliano Francesco Pazzi Tommaso Strozzi Piero Strozzi Maurizio Milano Alessandro Piero Strozzi Giuliano Firenze Qle