Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

Pagina (248/476)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      248 STORIA FIORENTINAcondennagione, secondochè pareva loro ragionevole , ed avevano oltre a di questo cura di tutte le scritture pubbliche d'ogni maniera, purché fussero vecchie, ed era maestrato orrevole e che teneva grado nella città. Questo maestrato insieme con i suoi ministri fu a1 sei giorni di marzo di quesl' anno levato via del tutto, e V ufizio loro fu dato a i capitani di parte guelfa, da quello che faceva il lor camarlingo in fuora, una parte del quale fu ordinato che facesse il camarlingo delle graticole, e V altra il camarlingo degli uficiali di torre, ch'era un maestrato nella nostra città, il quale anticamente giudicava le differenze che nascevano tra gli uomini per conto delle case e delle vie, ed avevano cura che le strade si racconciassero quando 1'eran guaste e rotte, e che i fiumi non facessero danno a quei paesi per i quali ei corrono , ed oltra di questo tenevano conto di que'beni e di quelle sustanze de* rubelli, eh* erano incorporate per lo comune^ il qual maestrato fu poi l'anno 1540 tolto via dal duca Cosimo , e l'ufizio loro dato a i capitani di parie guelfe.,, e aggiunto al lor maestrato due cittadini, i quali si chiamano ufiziali de' fiumi, perciocché eglino hanno particolar cura di quegli, e ragu-nansi insieme co' capitani di sopra detti, e concorrono a tutte le loro deliberazioni ed a tutte le sentenze eh'e' danno; sicché il maestrato de' capitani di parte guelfa , dove egli era fatto d'otto cittadini, divenne composto, siccome egli é ancora oggi, di dieci.
      Attesesi in questa vernata a festeggiare assai, e metter tavola alle gentildonne per compiacere al duca Alessandro, il quale si ritrovava volentieri dove erano brigate di donne, per avere comodità d'adempire con loro in qualche modo le voglie sue: e da queste feste nacque occasione di scoprir finalmente del tutto il malvagio animo di Filippo Strozzi e de'figliuoli inverso il duca, e del duca inverso di loro. Era la Luisa figliuola di Filippo Strozzi, e moglie di Luigi Capponi, allora non meno per virtù e per costumi, che per nobiltà di sangue e per ricchezze chiaro ed illustre nella nostra città: questa non meno onesta e virtuosa, che bella , nobile e di leggiadre maniere, era invitata a tutte quelle feste che si facevano; onde avvenne che avendo Guglielmo Martelli, giovane nobile e mollo famigliare del duca Alessandro, tolto per donna la Mariella figliuola di Niccolò Nasi, fu richiesto dal duca di fare nella casa de' Nasi una cena e una veglia, il che egli fece prestamente , e ordinò eh' ei gli fosse invitata la Luisa di sopra detta, la quale v' andò cortesemente. Il duca Alessandro v'andò anch'egli $ quella (està , in maschera , vestito a uso di monaca , e tra gli altri eh'ei menò seco vestiti del medesimo abito ch'egli era, fu Giuliano Salviati, uomo di cattiva vita e di biasimevole stato^ Questi avendo moglie di non molta buona fama , (4), e desiderando che luti*
      Vi» Ginevra, figliuola, <Ji Agostino Chj$i.
      v^ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

Pagina (248/476)






Cosimo Alessandro Filippo Strozzi Luisa Filippo Strozzi Luigi Capponi Guglielmo Martelli Alessandro Mariella Niccol Nasi Nasi Luisa Alessandro Giuliano Salviati Ji Agostino Chj Qle