Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      LIBRO DODICESIMO 200
      solo poteva proporgli tutti, e si vincevano per tre fave nere. Ne' quarantotto si deliberavano le leggi, si vincevano le provvisioni, si ponevano le imposizioni de' danari, ab si ricercava altro se non che fossero proposte dal duca, o suo luogotenente ; si creavano i magistrali di più importanza, come gli olio di pratica , gii otto di guardia, i dodici collegi, i conservadori ; s'eleggevano i commessari e gli ambasciadori, e anco gli ufici di fuora di maggiore importanza ; era necessario che in tutti i magistrali della città fossero alcuni , o alcuno de'quarantotto. Tra i dodici collegi bisognava tosse almeno un quarantotto, quattro de1 dugento, e gli altri per tutta la cillà. I procuratori bisognava che fussero tutti de' dugenlo, ma quattro de' quarantotto; de'cinque capitani di parte, tre de'quarantotto, e due de'dugento; gli otto di pratica, almeno cinque de' quarantotto, e gli altri de' dugento; gli otlo di balia, due per tutta la città, e il resto de' dugento. Gli utici i quali tiravano salario , erano questi : collegi, cinque scudi per uno il mese ; otto di pratica , sette; conservadori, cinque ; procuratori, sei; olio di balia, sei ; e chiunque avesse più d'un ufìcio o magistrato di quelli la cui creazione fosse riserbata a'quarantotto, non potesse riscuotere il salario se non da un solo ; ma di quegli che si davano per tratta, si poteva risquo-tere il salario da tutti. Le faccende che faceva la signoria cosi civili, come dello stalo furono distribuite e applicate a più magistrati in questo modo : le cause delle comunità con altre comunità , ovvero fra comunità e persone private , agli otto di pratica ; le cause dove intervenisse forza o fraude, agli otto di guardia e balia; le cause civili, di quegli però i quali per povertà non avessero il modo a piatire all'ordiuario, a' conservadori di leggi ; le cause de' Pistoiesi, insieme con tutte le cause straordinarie , che avessero di bisogno della suprema autorità che aveva la signoria, a' signori consiglieri. Riformossi ancora la ruota , e dopo queste cose si fece pure da' riformatori d' ordine del papa un. partito, mediante il quale si concedeva a tutti i confinati dal trenta, che potessero fornire i loro confini dovunque piacesse e tornasse loro meglio, discosto però dalla città di Firenze trenta miglia, ed eccettuandone queste quattro città, Roma, Vinegia , Genova ed Ancona, nè presso delle cillà a trenta miglia, e non osservando, bando di rubello e confiscazione de'beni, e dopo tre anni, se avessono osservato, e mandato la fede autentica d' essersi tramutali a nuovi confini, non potessero tornare se non vinto il partito per tulle olio le fave nere.
      I nomi degli oltanlaquattro cittadini, i quali furono arroti alla balia per adempiere il numero de'dugento, furono questi; Per Santo Spirito: Andrea d'Iacopo Munucci , Antonio di Luca Ugolini ;
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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