Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      204 storia fiorentinagnoria ) potesse per innanzi esser richiesto, citato e tocco, ma non già preso, e che chi fosse con alcuno di collegio, o d' altri magistrati , non fosse sicuro di non poter essere preso da' birri e menalo in prigione.
      Tra queste cose venne a fine V anno 1351 , nel quale in Firenze cessate le guerre di fuora. cominciarono quelle di dentro. Fu quest' anno per arroto all'altre disgrazie sterilissimo , perchè la ricolta dei grano, non essendo per piò mesi piovuto , fu cattivissima , e quella del vino peggiore. Ebbe ancora in Firenze dimolte malattie, le quali però, come non è alcun malo senz' alcun bene, furono potissima cagione che, spenta la peste, cessasse la morìa.
      Net cominciamenlo dell'anno 1532 partorì papa Clemente quello che egli aveva conceputo buon tempo innanzi ; In qual cosa affìnechè meglio intendere si possa è necessario che ci facciamo alquanto dalla lunga. Aveva deliberato papa Clemente, veggendo che I' imperadore gli comportava ogni cosa per tema non s'accordasse coi re di Francia , e conoscendo che i cittadini di Firenze erano condotti a termine che non potevano più ( volendo mantenersi in istato ) di nègargli cosa alcuna, di far principe assoluto il duca Alessandro; ma avrebbe voluto, secondo il costume suo il quale era di gittare il sasso, come si dice, e nascondere la mano , che un altro avesse , e non egli, levato questo dado, e in somma clie da'cittadini fusse venuto , e non da lui, il proporre che così fare si dovesse; ma perchè volendo egli levare la signoria , magistrato tanto antico e di tanta riputazione, dubitava che alcuno de'maggiori non se gli contrapponesse, o almeno non acconsentisse, dissuadendolo da ciò, come aveva di già fatto Iacopo Salviati, scrisse a Firenze a più cittadini , per vedere dove gli trovava, che pensassero e risolvessero tra loro, e gii significassero qual modo di governo giudicassero buono per assettare e riordinare la città} e gli furono mandale alcune forme e mode-degli d'introdurre nuovo reggimento , delle quali non si soddisfacendo chiamò, quasi volesse recuperare alcune gioie , e far rivedere i suoi conti, Filippo Strozzi a Roma ; dove, olirà Iacopo Salviati , il quale vi stavamo piuttosto v'era fatto stare per l'ordinario , e oltre l'oratore nuovo , Benedetto Buondelmonti, si trovavano per istraordinario Ruberto Pucci , Bartolommeo Lanfredini, e alcuni altri affezionati della casa de'Medici, i quali quasi ogni sera erano chiamali a ristretto in camera del papa , dove intervenivano ancora i due cardinali Salviati e Ridolfi, e quivi non si ragionava d'altro che della riforma dello stato di Firenze. Era stalo avvertilo Filippo da Benedetto Buondelmonti suo grandissimo amico, ma più della casa de'Medici, della menlc del papa, mostrandogli con efficacissime ragioni, quello essere il tempo nel qualev^ooQle


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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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