Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

Pagina (191/476)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      L1DK0 DODICESIMO 49)
      E perchè questi ventiquattro accoppiatori furono eletti principalmente per fare lo squillino generale, è da sapere che innanzi che si creasse il consiglio maggiore, i magistrali non si facevano per nominazione, ma tutti si traevano per sorte, perchè ogni tanti anni si faceva lo sqnitlino generale , e si vincevano e imborsavano lutti i magistrati., e tutti poi a'joro tempi si cavavano delle borse ordinarie , le quali furono qualche volta settanta, perchè nel mazzocchio solo, ch'era ij settimo partito, n'erano sedici , e negli uffici appiccali a priorato, eh' era 1' ultimo partito , sei , benché in tutti gli squittinì si variava , perchè a tutti o s'aggiugneva osi.levava alcuna cosa, secondochè, pareva utile o necessario a chi era sopra ciò. Quest' ultimo squillino si cominciò a diciassette d' aprile, e perchè .rispetto alla peste si tralasciò, non sì forni prima che a'diciannove di gennaio. Truovaronsi a squittinare , cioè a rendere la civaia., come dicevano essi, cioè la fava o'I suffragio a coloro i quali nominati andavano a partilo, olirà la balia, la signoria, i sedici, i dodici e gli altri magistrali, nè dava noia che avessono fornito 1' offizio , perciocché quanto all'alio del potere intervenire a rendere il partito nello squillino, rimanevano arroti alla balia, la quale creava le leggi, deliberava le provvisioni, eleggeva gli uffizi e magistrati ; ma fornito lo squillino gli uffizi si traevano a sorte , come si è detto, e i magistrati s' eleggevano nella balia, come innanzi al venzeile. E prima che si desse principio allo squillino, s1 era per sei uomini eletti dalla balta , riformata la mercatanzia con nuova rimborsazione de'sei, e riuo-vata la borsa de' rieorsi, il che fatto, si riformarono ancora l' arti per nomini eletti pur dalla balia , sei per ciascuna dell' arti.
      In. questo tempo il cardinale Ippolito avendo compreso da sè, e inteso per relazioni d'altri, papa Clemente aver deliberato che la ricchezza e grandezza delia casa de'Medici si continuasse in Alessandro figliuolo di Lorenzo , e non in lui figliuolo di Giuliano, s'alterò stranamente,, e ne prese sdegno e dispiacere incredibile, parendogli che per lo esser egli e maggiore di tempo e più propinquo parente del papa, e per l'altre qualità, s'aspettasse a lui, e non ad Alessandro cosi alla successione e tanto onorato maritaggio, non sappiendo per avventura, o non credendo quello che segretamente si bucinava, cioè Alessandro esser figliuolo di Clemente. Consigliato dunque ( se è vero quello che si disse ) da messer Gabriele Cesano da Pisa dottor di leggi , ma che faceva professione di conoscere ognuno , e di sapere tutte le cose, e, quello che è più , trovava chi gliele credeva, deliberò di voler far prova d' occupare lo Malo di Firenze innanzi che Alessandro si partisse di Fiandra dall'imperadore, e montato in poste senza saputa del papa, se ne veniva n sprou battuti alla volta di Firenze. Ma prima cb' egli vi arrivasse, aveva l'ar-
      v^ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

Pagina (191/476)






Ippolito Clemente Medici Alessandro Lorenzo Giuliano Alessandro Alessandro Clemente Gabriele Cesano Pisa Malo Firenze Alessandro Fiandra Firenze Qle