Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      ^ STORIA FIORENTINAsì per la potenza del Tnrco, ii quale s'apprestava a venirle sopra con un esercito innumerabile, e si ancora perchè pareva che volesse risorgere di nuovo la guerra de' contadini, nella quale pochi anni innanzi erano stati insieme con Tommaso Monetario (4) lor capo , tagliati a pezzi in più volte oltra centomila persone, standosene Lutero a sgambettare e a ridere, il quale co'suoi scritti aveva suscitata tutta quella guerra, sebbene, poiché e'gli vide vinti, confortava i principi a mettere un piè, come si dice, in sulla gola di chi affoga , scusandosi, questo non essere stato mai, nè suo motivo nè suo intendimento. Per queste e altre cagioni e ragioni giudicava I' imperadore necessario che si creasse un capo, H quale in sua vece ( quando non fosse presente egli y amministrasse le bisogne, e provvedesse all'occorrenze dell'imperio; e questo capo voler essere uomo che non dormisse al fuoco, ma vigilante , industrioso, di grand'animo, d'eccellente ingegno, amatore della pace, esercitato nella guerra, pratico ne'maneggi delle cose grandi; soggiugnendo di non conoscer alcuno, che più tutte quelle parti avesse, che Ferdinando suo fratello re della Boemia e dell' Ungheria; i quali regni erano come muri e quasi bastioni opposti alla potenza e alle forze de'Turchi, per la salvezza prima della Germania, poi di tutta la Cristianità. E con tutto dicesse il vero , perchè Ferdinando, nel quale era una reale ed eccessiva bontà, amava grandissimamente di stare in pace, e quando bisognava, non temeva punto di far la guerra, nondimeno > Protestanti, e più degli altri ii Sassone e '1 langravio , dicevano non esser ragionevole che la Germania avesse in un tempo medesimo due signori. Questo esser contra il giuramento fatto da sua maestà nella sua creazione, di dovere osservare sempre la Bolla d'oro, e di mai non contravvenire alla legge di Carlo IV (che da questo si chiamava Carolina); essere contra la ragione dell' imperio, contra libertà della Lamagna , e fuori dell' usanza degl' imperadori , che vivendone uno se ne creasse un altro , la qual cosa nè eglino nè i popoli della Germania erano mai per comportare. Ma Carlo , il quale conosceva le forze sue, e voleva tutto quello che egli voleva , fidandosi in su gli esempi degl'imperadori antichi, operò sì, che agli cinque di gennaio fu Ferdinando eletto e pronunziato re de' Romani, e agli undici, non ostante la protestazione de' Protestanti, presente Carlo, coronato in Aquisgrana, secondo il costume antico con solennissima pompa.
      Il re Francesco, poiché finalmente ebbe riauto i figliuoli, e celebrata le nozze colla regina Leonora , donna degna della grandezza e splendore de'suoi maggiori, con magnificenza più che reale, e con incredibile al-
      (I) Cioè Tommaso Muntzer : nome chc appresso i Tedeschi significa monetario.
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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