Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      170 ^ STORIA FIORENTINAindulgenze, ora colla concessione de' perdoni, ora col perdonare tulle le scelleraggini. e falle, e fatle fare da chi che si fusse, ora colle dispense de'matrimoni, olirà le decime e l'annate e tant1 altre spese; le quali cose per empiere l'ingordigia del papa, del datario e di tanti ufi-ziali, si facevano nella spedizione d'un benefizio solo, sotto pretesto o della fabbrica di San Piero, o della guerra contra gì' Infedeli, 1' una delle quali mai non si comincerebbe, e I' altra mai non si fornirebbe. Quivi non esser cura nè pensiero alcuno nè della salute dell' anime nè del culto divino : quivi esser tanto in pregio ed in onore i vizi, quanto schernite e vilipese le virtù: quivi in far concedere a un solo molti benefici , ancora secondo i canoni de' papisli medesimi, incompatibili, poler più la voglia d'un garzone solo, ed il favore d' una pubblica meretrice, che tutte le leggi e tutti i meriti. I cardinali, nuovo e intollerabile grado introdotto da' papisti nella Chiesa , esser ©gn' altra cosa che cardinali : i vescovi fare tutti gli altri ufici da quei da vescovo in fuori ; i sacerdoti non avendo altro di sacerdoti che il nome, attendere solamente il dì e la notte a banchettare e a giuocare, e a ogni altra spe eie di lussuria e di libidine. E d'altro lato colla solila arroganza e vanagloria innalzava e commendava sè stesso, affermando con incomparàbile superbia che quanto la dottrina de' papisti ( chè così chiamava egli gli ecclesiastici ) era empia e diabolica , tanto la sua esser pia e celeste, conforme a quella de' profeti e degli apostoli : e non ostante che questa sua dottrina fosse stata disputata, convinta e riprovala ne' concili universali e , come dicono essi, ecumenici, da dottissimi e santissimi uomini, e avesse partorito e partorisse ogni giorno infiniti e grandissimi mali ; nondimeno trovava e chi la credeva da dovero per desiderio di salvar 1' anima, tanto può la semplicità e l'ignoranza negli animi buoni, e chi per servirsene a saziar 1' avarizia , la libidine sua faceva le viste di crederla, così è grande la malizia o la malvagità ne* cattivi.
      Furono dunque, dopo molte vane e inutili disputazioni, eletti sette uomini dalla parte de' Protestami, i capi de'quali erano, l'uno messer Iacopo Fabbro , il quale per I' invidia ehe gli portavano i dot-lori parigini s'era per (schifare le loro persecuzioni fuggilo di Francia , e andava cercando sua civanza, egli, avvenne di trovarla; 1' altro era il dottore Ecchio; e selte dalla parte de'Callolici, de' quali erano capi il vescovo d'Augusta (1), ed Enrigo di Branauic. E questi quattordici in molti articoli non concordando, si ridussero a sei, tre per parte, e a ogni modo non poterono concordare. Laonde l'imperadore conoscendo che non giovavano nè i preghi nè le minacce , fece fare e recitare nel con-
      (1) Cristoforo Stagioni.
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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