Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      448 STORIA FIORENTINAnevolmente debbe avere, la supplico per quanto gli è cara la mia servitù, a volermene dare avviso (4). »
      Lettera del medesimo al medesimo, del campo sotto Firenze alli 25 luglio 4530.
      « Ier mattina usci fuori di Firenze un Biuo Signorello parente del signor Malatesta, sotto pretesto di volere andare a Perugia, e per transito si lasciò uscir parole di bocca, che furono principio al maneggio d' accordo, e di poi molte pratiche fatte, essendo intertenuta la cosa fin a oggi, fu concluso che '1 prelato Bino scrivesse al signor Malatesta avere operato col principe, che l'uno e l'altro di loro s' avessero ad abboccare insieme in certo luogo fuori delle mura poco lontano dalla terra, e così fu fatto. Questa sera s' aspettava il trombetta fuori colla risposta del prefato signor Malatesta, se si contentava di questa conclusione, o sì o no, il qual trombetta non è venuto. Oggi avemo avviso da Napoli, che '1 conte di Nugolara per grazia di Dio è fuori di pericolo , e che presto egli è per ricuperare la sanità. Del signor marchese dicono che il male suo sarà un poco lungo (2). >
      Lettera del medesimo don Ferrante al medesimo duca, di campo sotto Firenze a di 5 d'agosto 4530. »
      » In questo mézzo è successo che avanti ieri fu al signor principe d' Orange quel Cencio Guercio mandato dal signor Malatesta Buglioni, il quale altre volte è usato uscir fuori per queste pratiche d' accordo, e fatto intendere a sua eccellenza , che il signor Malatesta era tornato a ricercare quello che altre volte era stato ricercato per lui, di mandare la persona mia a parlare a quelli eccelsi signori nella forma che quivi fusse stato ordinato , promettendo in luogo di quella condizione che domandava sua eccellenza, che a esso signor principe promettesse che il punto di tor dentro le palle nel modo che stavano prima , sarebbe accettalo, una delle due cose seguenti, o che essi signori di buona voglia accetterebbono le palle, o che esso uscirebbe di Firenze con tutta la gente di guerra , che saria il numero di cinquemila uomini ; fu da quella risposto che si contentava di farlo, e ritornato
      (i) Omette un lungo poscritto, in data del di 16, relativo ad altri avvenimenti. Arb'b.
      (a) In altra de* a3 luglio, clie per le addotte ragioni non è qui riferita, pli aveva detto esserci nuove da Napoli che il jnarchese del Vasto si trovava indisposto, e il conte di Nugolara presso a morte. Arbib.
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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