Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      LIBRO UNDICESIMO
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      dal signor Malatesta di procurare col me^zo del signor Pirro, che 'I prefato signor principe volesse mandare un uomo dentro , col quale potesse trattar d' accordo, che sperava dovesse venire a qualche buona conclusione. Il signor principe, inteso questo, fece venire a sè questo Cencio Guercio, dai quale avendo inteso il medesimo detto di sopra, lo rimandò dentro con ordine di rispondere a Malatesta , che saria stato contento di mandar dentro P uomo che lui ricercava, ogni volta che da sua signoria li fusse dato prima la fede, che il punto di tor dentro le palle fusse accettato in forma, come stavano prima; fu risposto dal signor Malatesta, che sua eccellenza volesse contentarsi di mandar dentro la persona mia con ordine di parlare a quel popolo nella forma che da lui mi fusse detto, e con minacciarlo che se in quel punto non si fusse ridotto a concordia , che non isperasse più rimedio alcuno alla sua rovina, atteso che da quel punto innanzi non saria stato in potere di sua eccellenza il salvarlo, nè di tenere i soldati che non saccheggiassero la terra, con altre cose pensate da lui al proposito di questo, dando intenzione, che facendo sua eccellenza questo, saria per seguire P accordo nel modo che da lui era ricerco, senza però voler promettere la fede del punto che dal signor principe fu nel primo capitolo addimandato, nè dare altra chiarezza dell' esito del maneggio, che quanto vostra eccellenza intende. Ora considerando il signor principe di quanta poca riputazione saria a sua eccellenza e a tutto P esercito P avermi mandato per questo maneggio, quando poi non fusse seguito Y effetto, si risolvette in questo di ritornare a rispondergli con questi argomenti ; che non era per farlo, se prima sua signoria non gli chiariva detto punto di tórre dentro le palle, promettendo che poiché di questo fusse certificato, in ogn' altra cosa si saria prestato tanto favorevole a quella città, quanto per lui si fusse potuto; e con questa risoluzione avendo mandato dentro il signor Pirro pre-fato, dopo due giorni è ritornato disconcluso in tutto, che di ciò il signor Malatesta non vuol far niente, nè intendere più cos' alcuna in maneggio d' accordo. La qual risposta cosi risoluta e gagliarda, e discrepante molto dall' impressione e indizio fatto da noi dell' inclinazione di quel popolo a quest' accordo per questo motivo fatto da esso signor Maialata, e per quello che ci detta la ragione dell' estrema necessità che dentro si paté, la quale ne' progressi di questo maneggio avemo scoperta per relazione di loro medesimi, li quali affermano essere intollerabile , ci fa molto maravigliare e pensare che tal risposta non possa da altro procedere, che da qualche fresca speranza eh' egli abbiano per transito di Francia in Italia per loro soccorso, il che essendo cosi, e avendone l'eccellenza vostra notizia alcuna, come ragio-


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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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