Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

Pagina (90/476)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      00 STORIA riOHE.ITlWAavevano giurato fedeltà alia signoria di Firenze, siccome noi dicemmo di sopra, il Ferruccio usci fuor di Volterra in persona con una parte de' suoi soldati a piè e a cavallo, e appiccò colle genti di Fabbrizio una grossa scaramuccia appresso alla porta di sopra detta , dove ne mori alquanti dell' una parte e dell9 altra ; nondimeno Fabbrizio si trlirò indietro nel borgo di San Giusto , e quivi si fortificò con certe trincee, ed il Ferruccio si ritirò in Volterra, dove poco innanzi che il Ferruccio facesse appiccar la scaramuccia di sopra detta, Fabbrizio di nuovo aveva mandato quel medesimo trombetto eh'egli gli aveva mandalo prima, perchè il Ferruccio adirato lo aveva subitamente fatto impiccare per la gola, siccome egli aveva minacciato la prima volta di fare: atto veiamente che non si usò mai tra' soldati, e che allora fu reputato superbo e crudele, e forse finalmente cagione della morte del Ferruccio. Quindi a due giorni Fabbrizio ebbe in soccorso dall'esercito eli' era sopra Firenze nuova gente con duoi mezzi cannoni, perchè egli di nuovo ritornò alla porla di San Giusto, e quivi si fortificò con certe trincee , e cominciò a batter la muraglia di Volterra con que' pezzi d' artiglieria eh' egli. aveva avuti, con i quali ancoraché facesse pooo danno, nondimeno il Ferruccio fece bastionare la porta di San Giusto , e Fabbrizio dall' altra banda cominciò a fare una fossa, a onde, la quale egli condusse insino sotto le mura di Volterra per fargli una mina.
      11 Ferruccio attendeva dentro in Volterra giorno e notte a far ripari con grandissima diligenza, e tra gli altri fece un cavaliere allato al mu-nislero di San Dalmazio lungo le mura , dove Fabbrizio faceva far la mina, e in su questo cavaliere messe que'duo pezzi d'artiglieria eh' egli aveva tolto a' Volterrani quando egli prese la via Nuova, e di giorno gli aggiustò a quel luogo donde i nimici dovevano passare la notte per soccorrere la mina che si faceva, se ella fusse stata assalita ; e circa alle due ore di notte comandò al capitan Goro da Montebenichi, che uscisse per la porla Fiorentina, e che andasse con parte della sua compagnia e con ceri' altri soldati colle corde degli archibusi coperte, acciò non fussero veduti, e camminasse lungo le mura di Volterra, tantoché a ogni modo si conducesse a quella mina e fossa che i nimici facevano, e uccidesse chiunque gli si facesse innanzi, e guastasse quell' impresa. Andò il capitano di sopra detto, e quando fu presso alla fossa di sopra detta, i nimici dettero all' arme, ed il capitano Goro si condusse alla mina , e cominciò a combattere con que' soldati che vi erano alla guardia , de' quali egli ne uccise alcuni, ed egli fu ferito nel petto d' una picca, e così gli furono fediti certi de' suoi soldati; nondimeno egli guastò tutta quell' impresa. Mentrechè quei che erano alla guardia della mina combattevano eoi capitan Goro e con tutte le sue genti, i
     


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

Pagina (90/476)






Firenze Ferruccio Volterra Fabbrizio Fabbrizio San Giusto Ferruccio Volterra Ferruccio Fabbrizio Ferruccio Ferruccio Fabbrizio Firenze San Giusto Volterra Ferruccio San Giusto Fabbrizio Volterra Ferruccio Volterra San Dalmazio Fabbrizio Volterrani Goro Montebenichi Fiorentina Volterra Goro Goro